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Scontro suv-moto ad Agugliaro

Famiglia distrutta mentre va alla festa: morte madre e figlioletta. Nello schianto perde la vita anche il motociclista

Francesco Dal Maso assieme alla moglie Linda Pironato e Filippo Bracesco, il 25enne di Orgiano
Francesco Dal Maso assieme alla moglie Linda Pironato e Filippo Bracesco, il 25enne di Orgiano
La tragedia nel Basso Vicentino

Doveva essere una giornata all’insegna del divertimento, scandita da abbuffate, giochi e risate. A parco Labirinto di villa Dal Verme, ad Agugliaro, alcuni genitori avevano organizzato una festicciola per i bambini che frequentano l’asilo di Ponte di Barbarano. Invece, una domenica tranquilla come tante altre si è trasformata in tragedia. Francesco Dal Maso, 43 anni, la moglie Linda Pironato, di 39, assieme ai loro due figli stavano raggiungendo l’area verde quando il loro suv è rimasto coinvolto in un incidente con una moto. Per la madre e la figlia più grande della coppia, Noemi, 7 anni, non c’è stato nulla da fare. Entrambe sono morte sul colpo così come il centauro, Filippo Bracesco, 25 anni, residente a Orgiano. Francesco Dal Maso e il secondogenito, di 4 anni, sono stati invece trasportati sotto choc all’ospedale San Bortolo di Vicenza: non sono gravi.

 

[[(video) Tragico incidente ad Agugliaro]]

 

Lo schianto. La dinamica della disgrazia, accaduta poco prima delle 11.15 di ieri lungo via Ponticelli, è ancora all’esame dei carabinieri. Secondo la prima ricostruzione il Nissan Qashqai della famiglia residente a Ponte di Barbarano, guidata da Francesco Dal Maso, viaggiava in direzione di Augliaro per raggiungere il parco dove stava per iniziare la festa. Anziché girare più avanti in via Zanella, l’automobilista avrebbe sbagliato strada e svoltato in via Cestare. Durante la manovra non si sarebbe però accorto che Bracesco stava sopraggiungeva dalla direzione opposta, in sella alla moto. L’impatto è stato dunque inevitabile e talmente violento che la due ruote ha sfondato la fiancata destra del suv. Mamma e figlia, che erano sedute rispettivamente sul sedile anteriore e posteriore di quel lato, sarebbero state dunque colpite in pieno dalla motocicletta senza avere alcuno scampo. Anche Bracesco sarebbe deceduto sul colpo. Francesco Dal Maso e il secondogenito della coppia, che era sul seggiolino dietro di lui, si sarebbero invece salvati per questione di pochi centimetri. Il marito e padre delle due vittime è stato colpito dai frammenti di vetro dei finestrini e ha riportato diversi tagli al volto, mentre il piccolo non avrebbe riportato alcun trauma da impatto. 

 

 

I soccorsi. L’allarme è scattato immediatamente. Mentre qualcuno avvertiva il 118, un paio di residenti hanno raggiunto il suv per prestare i primi soccorsi. Ricevuta la segnalazione, la centrale operativa del Suem ha dirottato ad Agugliaro l’elisoccorso e diverse ambulanze che hanno raggiunto la zona a sirene spiegate assieme ai mezzi dei vigili del fuoco e alle pattuglie dei carabinieri. Via Ponticelli è stata chiusa al traffico per permettere le operazioni di soccorso. Il medico del Suem ha potuto solamente constare i tre decessi mentre padre e figlio sono stati portati all’ospedale cittadino in stato di choc e tenuti sotto osservazione: il primo al pronto soccorso, il secondo in terapia intensiva pediatrica. 

 

 

Il giovane motociclista. Un ragazzo pieno di vita, aveva solo 25 anni Filippo Bracesco, il giovane motociclista coinvolto nel drammatico incidente. Originario di Orgiano, viveva da qualche tempo con il fratello e la mamma a Noventa Vicentina. Filippo era un grande appassionato di moto, come testimoniano le foto che si trovano nelle sue pagine social. Ma non solo, amava anche andare a pesca. Lo piangono in tanti amici, oltre alla sua famiglia: un dramma difficile da spiegare e da comprendere.

 

L’indagine. Sul luogo della disgrazia è arrivato anche il pubblico ministero di turno Angelo Parisi, che ha aperto un fascicolo di indagine per fare piena luce sull’accaduto. Oltre ai rilievi effettuati dai militari per accertare l’esatta dinamica della tragedia, sulla zona dell’incidente è stato fatto alzare in volo anche un piccolo drone radiocomandato per scattare diverse fotografie con l’obiettivo di mettere assieme il maggior numero di elementi possibili. Il Nissan Qashqai e la motocicletta, ridotti entrambi ad ammassi contorti di lamiere, sono stati posti sotto sequestro e potrebbero essere sottoposti a una perizia. Le operazioni dei carabinieri e la rimozione dei mezzi è terminata solamente attorno alle 16. A quel punto, via Ponticelli è stata riaperta alla circolazione. 

 

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