<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Nanto

Disabile senza green pass fatto scendere dal bus

È stato fatto scendere dal bus perché, anche se vaccinato, non aveva con sé il green pass. È quanto accaduto ad un disabile di 47 anni, martedì mattina, a Ponte di Nanto. A raccontare la vicenda è la madre dell'uomo, che ha una disabilità cognitiva al 100 per cento. «Mio figlio frequenta la fondazione "Stefani" di Noventa, un centro diurno per ragazzi disabili - racconta la donna (di cui omettiamo le generalità per non rendere riconoscibile l'interessato) -. Tutte le mattine prende il pullman per andare a Noventa. Stamattina, però, poco dopo essere partito, è tornato a casa, mi ha raccontato che erano saliti i vigili sulla corriera e siccome non aveva il green pass lo avevano fatto scendere». Di fronte al racconto del figlio, la madre raggiunge la fermata dove, gli era stato detto, gli agenti la aspettavano per parlarle e dove ha potuto avere conferma di quanto riferitole dal figlio. Nel frattempo, però, l'autobus è ripartito. «È vero, mio figlio non aveva il green pass con sé, lo aveva a casa. Come lui, è dovuta scendere anche un'altra ragazza disabile, diretta sempre alla fondazione "Stefani", dove tutti i ragazzi sono vaccinati». Il suo non è un sfogo da no vax o no pass, anzi. «Capisco che bisogna applicare la legge, ma il buon senso dove sta? E se io non fossi stata a casa? Loro hanno fatto il loro dovere, però fare scendere due disabili e lasciarli lì...». Alla fine, la madre ha accompagnato in auto il figlio e la ragazza al centro diurno.

Contattata per una replica, non è stato possibile parlare con la polizia locale. La vicenda è stata raccontata dalla donna anche ai microfoni del programma "Torre di controllo", in onda sull'emittente romana Radio Globo e condotto da Andrea Torre con Daniele Capezzone, Giovanni Lucifora e Alberto Gottardo. La storia pone il problema del controllo delle certificazioni a persone con disabilità cognitive per le quali non può essere data per scontata la capacità di esibire un documento alle forze dell'ordine.

Per chiarezza, questo giornale non vuole puntare il dito contro chi ha il compito di far rispettare le leggi, ma vicende come quella accaduta a Ponte di Nanto evidenziano la necessità di trovare sistemi di controllo adeguati nei confronti di quanti conducono una vita autonoma, viaggiando da soli su un autobus, nonostante la loro condizione di disabilità.

Matteo Carollo

Suggerimenti