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Ciclopista del Castello spostata Il Comune opta per la variante

La zona del Castello di Villaga dove passerà la ciclopista
La zona del Castello di Villaga dove passerà la ciclopista
La zona del Castello di Villaga dove passerà la ciclopista
La zona del Castello di Villaga dove passerà la ciclopista

«Prendiamo atto dell’opposizione dei privati, ma il nostro intento, tra l’altro, era anche quello di valorizzare il tratto di cinta muraria che avrebbe visto il passaggio a fianco della ciclopista per la quale avevamo predisposto l’esproprio di una fascia di terreno a fini di pubblica utilità. Sposteremo la ciclopista dall’altra parte di via Villa in maniera da non alterare di fatto il progetto che ha l’obiettivo di collegare le frazioni di Belvedere e Toara, quale bretella della Ostiglia-Treviso». Il sindaco Eugenio Gonzato spiega l’evoluzione dell’originario progetto dopo che la “Tenuta Castello di Belvedere” di Villaga, rappresentata dai fratelli Marchetto, aveva presentato ricorso al Tar del Veneto per l’annullamento della delibera della giunta del 7 dicembre 2018, che approvava il progetto definitivo di realizzazione del percorso ciclopedonale di collegamento tra le due frazioni e l’esproprio della fascia di terra tra le mure cinquecentesche e la strada asfaltata. I fratelli Marchetto si erano rivolti allo studio dell’avvocato Sebastiano Tonon di Venezia per bloccare l’iniziativa del Comune, che aveva visto anche il passaggio in Consiglio comunale il 27 marzo scorso. Oltre al Comune, rappresentato dall’avvocato Dario Meneguzzo di Malo, i fratelli Marchetto avevano citato anche la Regione, la Provincia di Vicenza e Mario Pagliarusco. Quest’ultimo e i due enti pubblici non si erano costituiti in giudizio. Il presidente della prima sezione del Tar, Maddalena Filippi, prima di esprimersi aveva avvisato il municipio di Villaga di volere acquisire una serie di documenti. A cominciare dalla relazione in cui venivano definiti in modo puntuale i vincoli esistenti relativi al tracciato e l’esatta larghezza della pista in corrispondenza della cinta muraria. È stato a questo punto che il Comune ha deciso di modificare il tracciato della pista per evitare qualsivoglia contenzioso con la “Tenuta Castello”. «Avevamo previsto la valorizzazione del passaggio a fianco delle mura cinquecentesche con la posa di lampioni adeguati al paesaggio - aggiunge il sindaco Gonzato - e di aiutare la proprietà nella sistemazione della cinta che risale al tempo della Serenissima. Pensavamo con le nostre associazioni di volontariato che sono fondamentali nel tessuto del paese, e che sono molto professionali, pensiamo solo agli alpini, di raggiungere un buon compromesso con i privati. Poiché non è stato possibile per la loro opposizione, abbiamo semplicemente spostato il passaggio della ciclopista dall’altra parte della carreggiata in modo tale da evitare ogni disputa». I prossimi passaggi saranno l’esproprio di un paio di metri di terreno agricolo da parte del Comune e il rifacimento della gara d’appalto col nuovo progetto dell’opera lunga tre chilometri. «Per la prossima estate - conclude il sindaco - contiamo di avere completato la ciclopista del Castello, in maniera da renderla fruibile ai tanti appassionati, che non sono solo della zona, e che frequentano le bellezze paesaggistiche del nostro territorio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ivano Tolettini

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