La donazione di sangue come gesto di grande altrui,mo è stata celebrata domenica dal gruppo sossanese Fidas attivo da ben 44 anni con la festa del donatore che ha richiamato oltre un centinaio tra soci e simpatizzanti e appartenenti ad una ventina di gruppi Fidas Aido berici e di quello Avis di Costermano.
La mattinata è stata aperta dalla cerimonia davanti al monumento al donatore di via Michelangelo tra alzabandiera, deposizione di una corona d’alloro e preghiera del donatore alla presenza della banda musicale sossanese che ha suonato oltre all’inno d’Italia quello del donatore, quindi ci si è diretti in corteo in Chiesa per la Messa con conclusivo momento conviviale in un ristorante di Bastia di Rovolon.
Nel suo intervento la presidente Olimpia Casarin ha evidenziato “il lento, ma costante calo di donatori attivi (ora 280) il che ci sprona ancor più a proseguire l’azione di propaganda della donazione di sangue come presenza alla recente marcia con gusto sossanese gestendo un punto di ristoro e la consegna dei libretti scolastici agli alunni della primaria”.
Un importante ruolo sociale elogiato dal sindaco Flavio Caoduro presente col vice Enzo Trulla, l’assessore alle associazioni Raffaele Ruaro,il vicepresidente della zona 10 Fidas Giuseppe Pizzolato e il consigliere provinciale Thomas Festa.
E’ seguita la premiazione di 33 donatori con distintivo d’oro a Michele Casarin e Pierluigi Mozzato per le 65 donazioni, medaglia d’oro (50 donazioni) a Fabio Ferrari, 11 medaglie d’argento (35 donazioni), 3 di bronzo (25 donazioni) e 16 diplomi (15 donazioni). F.B.