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Botte e spari per una donna, 5 denunce

I carabinieri hanno chiuso le indagini denunciando 5 persone per la rissa del 26 giugno. ARCHIVIO
I carabinieri hanno chiuso le indagini denunciando 5 persone per la rissa del 26 giugno. ARCHIVIO
I carabinieri hanno chiuso le indagini denunciando 5 persone per la rissa del 26 giugno. ARCHIVIO
I carabinieri hanno chiuso le indagini denunciando 5 persone per la rissa del 26 giugno. ARCHIVIO

Potrebbe esserci una ragazza contesa all’origine della violenta rissa scoppiata il 26 giugno scorso a Barbarano Mossano. Le indagini dei carabinieri hanno portato alla denuncia a piede libero di 5 persone, tre padovani e due romeni residenti in paese. Sono accusati a vario titolo di numerosi reati fra i quali anche il possesso di documenti falsi. Da quanto si è potuto ricostruire tutto ha avuto origine la sera del 26 in via Perosi di Barbarano Mossano. In quell’occasione erano arrivate delle telefonate di cittadini allarmati che segnalavano una rissa con esplosioni di armi da fuoco. Una situazione che aveva fatto scattare l’immediato intervento degli uomini dell’arma, soprattutto quando alla centrale era stato appurato che qualcuno sparava in strada. I carabinieri della locale stazione, supportati da quelli di Sossano, sono giunti pochi minuti dopo e hanno identificato due fratelli residenti a Barbarano Mossano, G.A.L., di 18 anni romeno, e il fratello G.L. di 33 anni. L’identificazione dei due è stata possibile ascoltando le testimonianze di chi si trovava sul posto. A seguito delle ulteriori indagini e della perquisizione domiciliare a casa del 33enne sono venuti a galla ulteriori elementi che hanno aggravato la posizione del romeno. In casa, infatti, i militari hanno trovato una pistola scacciacani, molto probabilmente usata durante la rissa, con 28 cartucce a salve dello stesso calibro dell’arma. Inoltre è stata rinvenuta una pistola a pallini e una patente di guida intestata al romeno risultata palesemente falsa. Ma la perquisizione ha permesso di trovare anche altro materiale interessante, ad esempio un bilancino di precisione, due trita marijuana e 0.15 grammi di sostanza stupefacente detenuta, a quanto pare, per uso personale. Le indagini dei carabinieri sono proseguite per capire chi fossero gli altri elementi coinvolti nella rissa, oltre ai due fratelli romeni. Le ricerche, attraverso testimonianze e altre tracce, hanno portato nel padovano, dove sono stati trovati altre tre persone che poi sono state denunciate. Si tratta di G.F, 31enne residente a Veggiano, I.F.I., 20enne di nazionalità romena residente a Saccolongo, sempre in provincia di Padova, e E.C., di 21 anni trovato nella sua abitazione di Rovolon. I reati a vario titolo contestati ai componenti del gruppo sono rissa, possesso di documenti falsi e minaccia aggravata. Da aggiungere anche la segnalazione per il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Non è ancora chiaro perché si sia scatenata la rissa, anche se pare che dietro ci sia una ragazza contesa, una giovane che deve aver fatto girare la testa a più di qualcuno tanto da far scatenare una guerra a suon di pugni, calci e un colpo di pistola sparato più a scopo intimidatorio visto che la pistola era una scacciacani. Certo è che l’episodio ha creato parecchio scompiglio in via Perosi. Ora la posizione di ognuno dei denunciati è al vaglio dell’autorità giudiziaria che esaminerà il fascicolo è decidera i provvedimenti da adottare nei confronti dei cinque. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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