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Basta toppe, serve l’ecocentro nuovo

L’ecocentro di via Ca’ Marzare ha subito diversi interventi di adeguamento alle mutate esigenze.   M.M.
L’ecocentro di via Ca’ Marzare ha subito diversi interventi di adeguamento alle mutate esigenze. M.M.
L’ecocentro di via Ca’ Marzare ha subito diversi interventi di adeguamento alle mutate esigenze.   M.M.
L’ecocentro di via Ca’ Marzare ha subito diversi interventi di adeguamento alle mutate esigenze. M.M.

Un ecocentro riorganizzato, in attesa della costruzione di una nuova struttura che possa sostituirlo. È quanto emerso durante una delle ultime sedute del Consiglio comunale di Camisano del 2020, durante l’approvazione del piano finanziario del prossimo anno relativo al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani. «Negli ultimi quattro o cinque mesi l’ecocentro ha subito una serie di interventi abbastanza impegnativi - ha spiegato Stefano Borgo, assessore all’ecologia -. I lavori sono stati eseguiti per far sì che, quando il cittadino deve andare a conferire il materiale, i cassoni siano più comodi e vicini». Entrando nello specifico, «è stato tolto lo spartitraffico centrale e riposizionata l’illuminazione. Dopo, assieme a Soraris, è stata fatta la scelta di posizionare delle scale nuove e messe in sicurezza, perché quelle vecchie erano diventate pericolose, e di sostituire i container che negli anni erano diventati obsoleti». Scelte che hanno portato i primi risultati. «Si è visto che, da un mese a questa parte, le file all’ecocentro sono diminuite». Nonostante tutto, sembra che il destino della struttura camisanese, che è situata in via Cà Marzare, sia quello di essere sostituito da un nuovo ecocentro più moderno, funzionale e rispondente alle esigenze. «È vero che sono stati fatti dei lavori, ma a mio avviso è ora di realizzare un ecocentro nuovo - il commento di Eleutherios Prezalis, consigliere di minoranza del gruppo Prezalis 2019 -. Aiuterebbe anche ad aumentare la raccolta differenziata». Si tratta di un ipotesi, che l’Amministrazione comunale sta tenendo in considerazione. «Cercheremo nel piano degli interventi di individuare l’area più idonea a seconda delle caratteristiche richieste - sono le parole di Renzo Marangon, sindaco di Camisano, che ha citato come esempi i due nuovi ecocentri che sono stati inaugurati recentemente a Dueville ed Altavilla -. Ci stiamo pensando, è ora che Camisano si adegui con un ecocentro molto più moderno e anche più controllato. Come ha detto l’assessore, sono stati fatti dei lavori importanti, però la strada è di fare un ecocentro nuovo, con caratteristiche finanziarie che siano sopportabili». Si tratta di parole confermate da Borgo: «L’esigenza di avere un ecocentro fruibile dalla comunità ventiquattr'ore su ventiquattro, sta diventando quasi obbligatoria. Tutti gli ecocentri che sono stati inaugurati nella Provincia hanno questo servizio. Nel 2020 organizzeremo anche degli incontri informativi con la cittadinanza, perché dal 2021 si innescheranno delle modifiche sul conferimento di determinati materiali di riciclo». «Camisano è un centro virtuoso per quanto riguarda la raccolta differenziata, la vera svolta però sarà diminuire le produzione di rifiuti - è stato invece il monito di Giuseppe Maio, del gruppo Camisano cambia -. Fra quattro anni circa, discuteremo se la nostra discarica ci sarà ancora o no». Il riferimento, è alla discarica di Grumolo delle Abbadesse, sito di riferimento per i rifiuti di numerosi Comuni del vicentino, tra i quali Camisano: «Quella discarica è a ciclo finito. Dobbiamo spingere sulla riduzione dei rifiuti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Marini

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