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Arcugnano

Acqua inquinata
Quindici bimbi
in ospedale

Sono stati 15 i bambini colpiti da gastroenterite batterica
Sono stati 15 i bambini colpiti da gastroenterite batterica
Sono stati 15 i bambini colpiti da gastroenterite batterica
Sono stati 15 i bambini colpiti da gastroenterite batterica

Quindici bambini al pronto soccorso pediatrico del San Bortolo per l'acqua inquinata. Dai 2 ai 10 anni. Tutti di Arcugnano, delle frazioni e dintorni. Della zona colpita dal guasto alle condotte dell'acquedotto che ha infettato l'acqua potabile.

Una mini ma violenta epidemia. Per tutti un'unica diagnosi: gastroenterite acuta. Genitori preoccupati. Piccoli in crisi con forti dolori addominali. Un po' di febbre. Ma poi tutto si è risolto. Nessuna complicazione. Dopo il periodo di osservazione sono stati mandati a casa. Li ha accolti e visitati la dottoressa Marta Balzarin, che si è subito consultata con il primario Massimo Bellettato.

Un'autentica emergenza per un servizio che pure deve far fronte ogni giorno a una quarantina di accessi più o meno gravi, e che in un anno somma ben 13 mila visite, con un carico di pazienti in cui Vicenza è seconda solo ai centri universitari di Padova e a Verona. “L'altra mattina- dice il primario di pediatria Massimo Bellettato – c'è stato un assalto al nostro servizio di urgenza. I bambini accusavano una forma di gastroenterite acuta provocata dall'inquinamento batteriologico. Sintomi identici per tutti: conati ripetuti di vomito, diarrea, nausea, dolori gastrici e intestinali, crampi e, ovviamente, senso di prostrazione generale. Erano tutti disidratati”. Insomma, una processione dolorosa, proseguita tutto il pomeriggio.

L'ultima bambina a far ricorso ai medici dell'ospedale ieri notte. In un caso a stare male per l'infezione intestinale provocata da un batterio tossico, l'escherichia coli, anche una mamma presentatasi al pronto soccorso assieme al figlio.

«Li abbiamo tenuti in osservazione. Il più piccolo, che era in condizioni più critiche, è rimasto sotto sorveglianza per dieci ore. Vomito e diarrea avevano causato una forte disidratazione». Terapie identiche per tutti: farmaci anti-vomito e anti-diarrea, e una flebo con una soluzione fisiologica di acqua e sale per restituire i liquidi persi. «Sì – ribadisce il dott. Bellettato – l'infezione è stata determinata dall’ingestione di acqua contaminata. I sintomi sono una sorta di reazione di difesa dell’apparato digerente alle tossine batteriche penetrate al suo interno. In pratica l’apparato digerente cerca di espellere la sostanza estranea nociva con il vomito e la diarrea. Se la forma di intossicazione è grave si può arrivare anche al collasso. Ma per fortuna siamo riusciti a scongiurare conseguenze del genere».

L'epidemia è stata innescata, come detto, dall’inquinamento batteriologico che ha interessato la rete dell’acquedotto che rifornisce un migliaio di utenze tra Torri di Arcugnano e Fontega, e che ha lambito anche il capoluogo coinvolgendo una quindicina di famiglie e due locali commerciali. Proseguono intanto i trattamenti di Acque Vicentine, che opera assieme al Comune di Arcugnano e al servizio di igiene degli alimenti dell'Ulss, per risolvere il problema.

Franco Pepe

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