La premier Giorgia Meloni è arrivata a Veronafiere, dove era attesa per la firma, con il presidente del Veneto Luca Zaia, dell'accordo per lo Sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione del Veneto.
«È una bella giornata. Si firma un accordo importante, per i veneti significa 607,6 milioni di euro, magari poi li faremo arrotondare. Danno la possibilità di fissare e mettere a terra un sacco di opere sul fronte ambientale, infrastrutturale, digitale sociale e culturale», ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia.
«Noi abbiamo trovato subito un'ottima sintonia, abbiamo lavorato in silenzio visto che dall'altra parte della barricata tutti si lamentavano", ha aggiunto il governatore, e a chi gli domandava se il Veneto è pronto per gestire l'Autonomia differenziata ha risposto: "Siamo pronti, 69 milioni sono già a terra, ora arrivano 400 milioni per centinaia di cantieri, e altri 137 milioni sono per il cofinanziamento europeo che mi crea una leva di 2,2 miliardi. Veramente una grande operazione».
Entrando nel padiglione di Job&Orienta, il presidente del Veneto ha spiegato di aver voluto «firmare qui questo accordo: è un bel segnale. Stiamo parlando di una regione che ha una quota di formazione paurosa, 20mila ragazzi in formazione che assolvono l'obbligo scolastico, è una regione unica nel suo genere nei percorsi di formazione per le diverse attività. È lo specchio della nostra società economica, con 600mila partite iva e l'80% di aziende che ha meno di 15 dipendenti».
L'arrivo della premier Meloni e i ricordo di Giulia
Meloni, accompagnata dal ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, è stata accolta dal sindaco di Verona Damiano Tommasi e dal governatore del Veneto Luca Zaia. Poco prima della premier, è arrivato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
Subito, per la presidente del Consiglio, un bagno di folla tra autorità, scolaresche e moltissimi giovani studenti. Quindi, il governatore Luca Zaia ha lanciato un ricordo a Giulia Cecchettin, la giovane vittima dell'ultimo, efferato, femminicidio che ha scosso l'Italia, suggellato da un lungo applauso.
«Non ci fermeremo fin quando non si fermerà» la violenza contro le donne, «qualcosa di incompatibile con il nostro presente», ha detto la premier.
Quindi, Meloni ha sintetizzato i numeri e spiegato il contenuto dell'accordo.
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La seconda volta a Verona da quando è diventata premier. Giorgia Meloni torna oggi in città, ancora una volta a Veronefiere.
L’ultima visita della presidente del consiglio risale all’aprile scorso a Vinitaly, la rassegna simbolo del territorio scaligero che aveva richiamato in città praticamente l’intero governo. Che anche a Job&Orienta, la manifestazione dedicata a scuola, formazione e lavoro, è comunque ben rappresentato con diversi ministri tra i padiglioni di Veronafiere: nella giornata inaugurale di mercoledì infatti avevano presenziato il ministro dello sport e dei giovani Andrea Abodi assieme ai colleghi Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, delle foreste e della sovranità popolare, e Giuseppe Valditara, ministro dell'istruzione e del merito.
Ieri invece a Job&Orienta c’è stata il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, anche se l’appuntamento clou con i rappresentanti del governo è fissato per oggi.
Lo stand del Veneto
Tra i padiglioni a Veronafiere ci sarà infatti la premier Giorgia Meloni, attesa per le 11.30 allo stand della Regione Veneto dove incontrerà il governatore Luca Zaia per la sottoscrizione dell’Accordo per la coesione tra governo italiano e Regione Veneto, a cui sarà presente anche il sindaco scaligero Damiano Tommasi.
La premier arriverà con un volo privato per poi essere trasferita al quartiere fieristico - facile immaginare lo stesso spiegamento di forze dell’ordine visto al Vinitaly nell’ultima visita di Giorgia Meloni a Verona, che poco più di un anno fa era stata in Arena per «Notre Dame de Paris - per l’incontro con Zaia prima di scoprire almeno in parte la ricca offerta dell’edizione 2023 di Job&Orienta.
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Accordo di coesione Stato-Regioni
Dell’Accordo di coesione non si sa molto e i dettagli verranno svelati solo oggi, ma di sicuro si tratta di un protocollo che porterà al Veneto un notevole contributo economico. Si tratta di fondi che verranno assegnati alla Regione guidata dal governatore Zaia, un pacchetto da investire in vari settori, dalla sanità al digitale, fino al comparto tecnologico e altri ancora. Per quanto riguarda l’Accordo di coesione a fine ottobre la stessa presidente del consiglio ne aveva firmato uno simile con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Si tratta di un programma unitario di interventi sul territorio marchigiano finalizzato allo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale per un valore complessivo di 532,5 milioni di euro. Le Marche erano state la seconda regione italiana ad accedere all’Accordo di coesione, prima infatti era toccato all’Emilia Romagna.
Resta da capire quanti saranno invece i fondi destinati al Veneto per operare poi in vari settori, anche magari in tema di sostenibilità, lotta ai cambiamenti climatici, crescita intelligente, lavoro, occupazione per donne e giovani. Job&Orienta intanto prosegue con tanti appuntamenti dedicati alla formazione e si concluderà domani.
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