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Martedì 19 luglio

Marco Paolini torna a Operaestate con Boomers

Torna al festival l’amatissimo regista, attore e drammaturgo Marco Paolini, che con Patrizia Laquidara, Davide Pezzin e Davide Repele porta in scena Boomers, martedì 19 luglio alle ore 21.20 al Teatro al Castello Tito Gobbi di Bassano. Una riflessione sul cambiamento dell’Italia negli ultimi vent’anni e un ritorno al bar di Jole, in cui spesso si muovono i personaggi di Paolini. 
L’evento si inserisce nel ricco cartellone di Operaestate Festival, la lunga rassegna estiva promossa dalla città di Bassano del Grappa, le Città Palcoscenico e la Regione Veneto e sostenuto dal Ministero della Cultura, dall’Unione Europea e da aziende e Fondazioni “Amici del Festival”.
Boomers, un termine ormai consueto nella società attuale, ma chi sono davvero le persone che rappresentano questa generazione?  Sono tutti coloro nati tra il 1946 e il 1956 e Marco Paolini, classe 1956, ne è un perfetto esponente. Sono i figli del secondo dopoguerra, del boom economico e demografico, del benessere e dell’ottimismo, ma anche delle occasioni mancate.
Tutto si svolge nel bar della Jole - dove i famosi protagonisti degli Album di Paolini tornano ad abitare la scena, (Jole è un personaggio, una ex prostituta, ex partigiana che adesso gestisce il suo bar che è il centro del mondo) ma nulla è come prima.  Sono ancora tutti giovani ma ovviamente, non sono più reali, sono personaggi di una storia, incontrati in un gioco, che costringe al movimento continuo, ad uccidere per non essere ucciso, per proseguire nel gioco.
“Si muore continuamente in Boomers, ma non è grave, tocca solo ricominciare da capo.”
Boomers tira fuori conflitti, dinamiche, percorsi, errori storici, occasioni perdute del passato prossimo, di una generazione che ha avuto un impatto pesante sul pianeta sia in termini ecologici che in termini tecnologici ed economici.
Ma nel contempo una generazione che ha prodotto menti brillanti, personalità, energie e idee che quell’impatto hanno cercato di combatterlo.
Lo spettacolo nasce dall’esperienza di un autore che ha fondato sulla memoria una parte importante del suo lavoro e oggi si interroga su quali siano le risposte possibili del teatro (luogo della finzione e della rappresentazione per vocazione) ad un mondo in cui esperienze virtuali e reali sono sempre più mescolate senza gradi di separazione netti. Con curiosità, con attenzione critica e senza pregiudizi si immagina un mercato dei ricordi in forma di gioco che anestetizza… chi lo comincia non potrà farne a meno.
Fondamentale il ruolo della musica, ogni volta che Jole canta un evento inesorabile modifica il presente e cambia i percorsi del gioco. Sarà Patrizia Laquidara, figura brillante e poliedrica della musica d’autore contemporanea, a interpretare Jole, con la sua voce elegante e suadente, mentre Paolini darà corpo e voce ai personaggi del gioco.
Ad accompagnare il duo ci saranno altri due artisti eccezionali, i musicisti Davide Pezzin e Davide Repele che interpreteranno musiche originali di Alfonso Santinome.
Una produzione brillante, nata dalla potenza creativa di Marco Paolini e Michela Signori, con la consulenza drammaturgica di Simone Tempia e la regia di Paolini, in cui i fili della memoria si riannodano a creare un microcosmo sospeso senza tempo.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà alla Sala da Ponte di piazzale Cadorna. 

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