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Il teatro come un tavolo da gioco: al via B. Motion

Al via B.Motion teatro, 3 spettacoli tra cui diversi premiati e compagnie emergenti

(Bassano del Grappa – VI) La danza passa il testimone alla drammaturgia contemporanea con Bmotion Teatro, che dal 25 al 28 agosto porta a Bassano del Grappa 11 titoli e 16 spettacoli, che abiteranno diversi spazi della città, per raccontare futuri possibili, tra urgenze del presente e linguaggi innovativi. 

Anche B.Motion Teatro indaga le Relazioni: tra gli umani, con l’ambiente, con le sfide del vivere contemporaneo attraverso i lavori di compagnie emergenti e già affermate tra cui due segnalazioni speciali del Premio Scenario 2021 e uno spettacolo vincitore INBOX 2022. 

Ad aprire la programmazione, giovedì 25 agosto alle 18.30 allo Spazio Corona Eutopia, il nuovo progetto della compagnia svizzera Trickster-p (in replica anche nei giorni successivi). Coniugando performance, installazione e game design, il progetto Eutopia rimette in discussione vecchi modelli per trasformare il teatro in un enorme tavolo da gioco: spetta¬trici e spettatori sono invitati a un’esperienza partecipativa i cui esiti, sempre differenti, sono il risultato dei loro singoli apporti. Il dispositivo di Eutopia attinge dunque all’ambito del gioco di società per sviluppare un format in cui lingue, storie, ecologie e tradizioni culturali differenti possano modellare narrazioni e visioni: gli spettatori/partecipanti sono invitati a muovere diversi «agenti» sul campo di gioco, secondo regole date e strategie concordate all’interno di ogni squa¬dra, con l’obiettivo comune di mantenere il sistema in una condizione di equilibrio. Giocatrici e giocatori si troveranno così a cooperare tanto quanto a competere, vivendo l’incertezza e le conseguen¬ze delle proprie scelte, che andranno a influenzare l’andamento dell’esperienza stessa. Una performance che non vuole essere solo spettacolo, ma andare oltre per interrogare tutti i partecipanti sulle conseguenze delle proprie scelte non solo sugli esseri umani, ma anche sulle altre specie viventi. 

Nato dall’incontro di Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, che anche qui curano ideazione e allestimento, 

Trickster-p è un progetto di ricerca artistica che si muove in un territorio di confine e contaminazione tra diversi linguaggi. Nel corso degli anni il progetto Trickster si allontana dal concetto di teatro in senso stretto per indagare possibili segni espressivi trasversali che siano il risultato della commistione di strumenti artistici estremamente eterogenei. La sua poetica è un invito allo spettatore ad aprire i propri spazi percettivi e a creare nuove visioni e narrazioni. 

Lo spettacolo andrà in replica anche nei giorni seguenti: venerdi 26 alle 22, sabato 27 alle 16 e 18.30 e domenica 28 alle 16.

A seguire, alle 20.30 al Teatro Remondini, in scena in anteprima nazionale A casa, bambola!, di Quotiana.com e ERT/Teatro Nazionale, Teatro della Caduta, e co-produzione del Festival. Lo spettacolo è il primo episodio di una trilogia che rilegge opere di Ibsen, Pirandello e Shakespeare, e che qui si ispira liberamente alla celebra opera teatrale Casa di bambola, di Henrik Hibsen. Uno spettacolo che al tempo aveva suscitato non poche polemiche per il suo modo di affrontare la questione della condizione femminile nel XIX sec., in particolare affidando alla protagonista Nora il ruolo di donna indipendente che sceglie la libertà piuttosto che essere una bambola nelle mani del marito. Un passaggio questo che destò scalpore tra il pubblico dell’epoca come si legge da una recensione scritta dallo stesso Antonio Gramsci, dopo aver visto lo spettacolo al Teatro di Carignano di Torino: “Perché gli spettatori, i cavalieri e le dame che l’altra sera hanno visto svilupparsi, sicuro, uma¬na-mente necessario, il dramma spirituale di Nora, non hanno a un certo punto vibrato con la sua anima, ma sono rimasti sbalorditi e quasi disgustati della conclusione?”. Partendo proprio dalla lettura di questo frammento Roberto Scappin (regista e interprete) e Paola Vannoni (in scena ) hanno deciso di rielaborare il testo di Ibsen per portare in scena uno spettacolo che riflette sulla condizione femminile, tema caldo anche nell’epoca contemporanea. Sul palco ci saranno un uomo e una donna, Lei suona una melodica, una piccola tastiera a fiato, Lui osserva assorto un giradischi che ogni tanto suona un vinile. Entrambi contemplano di sfuggita, ma con osti¬nazione, il mondo, in un gioco continuo di scontro-incontro, per esprimere quella tensione tra femminile e maschile, tra leggi scritte e non scritte della società, incomprensibili anche per la Nora di Ibsen. 

Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini quotidianacom.  La ricerca di un personale linguaggio si intreccia al percorso di produzione dei testi. Nel 2008, con la Trilogia dell’inesistente, la compagnia esprime compiutamente la propria cifra artistica, che riflette lo sgomento di questo nostro esistere, affronta  le cose da un punto di vista scomodo, da ciò che non è considerato corretto nemmeno pensare. Nel 2019 ha presentato alla Biennale Teatro un segmento della propria produzione.

A chiudere la prima giornata di BMotion Teatro, Questa splendida non belligeranza di Marco Ceccotti, in scena alle 22 presso la Sala Da Ponte. Lo spettacolo è vincitore di INBOX 2022, la rete nazionale (di cui Operaestate è partner) di teatri, festival e soggetti istituzionali, che seleziona e promuove alcune delle esperienze produttive più interessanti della scena emergente italiana; opere di alto livello artistico a cui non corrisponde ancora un'adeguata visibilità presso pubblico, operatori e critica. 

Una “commedia moderata sul devastante quieto vivere”, come viene definita da Ceccotti, che ne cura la regia. Un’indagine  sui rapporti familiari con una lente di ingrandimento sulle paure e le ombre dell’animo umano. Attraverso i drammi di una famiglia quasi banale costituita da padre, madre e figlio, la narrazione mette in luce, tra ironia dissacrante e cinismo, i conflitti esistenziali che attanagliano i tre protagonisti, in cui gli spettatori possono immedesimarsi e comprenderne i timori. Luigi è un figlio ossessionato dalla morte che non riesce a combinare nulla, nemmeno a litigare con i suoi genitori, il padre, un pacifista emotivo, non riesce a dire che ha perso il lavoro, unica ragione della sua esistenza e del suo ruolo di padre e infine la madre, ionizzatrice cronica, non viene mai ascoltata dagli altri membri della famiglia e si perde in libri horror e videogame. Una vita di piatta tranquillità viene improvvisamente interrotta dall’arrivo della guerra, scomponendo quel susseguirsi di abitudini rassicuranti, piccoli rimpianti, sogni rimandati, traumi ricercati e insalate poco condite. In scena Giordano Domenico Agrusta,  uca di Capua, e Simona Oppedisano. 

Autore, attore, commedia e burattinaio Marco ceccotti nasce a Narni (TR) nel 1985 e si laurea al DAMS di Roma e al Centro Universitario Teatrale dello Stabile dell'Umbria.

Autore di testi sia per adulti che per bambini, collabora con diversi autori e attori scrivendo contenuti per il web, per la pubblicità, per i podcast e per la televisione. 

Dal 2009 lavora Al San Carino - Teatro Stabile di Burattini a Roma con il quale si è esibito pressoché

ovunque, dai teatri alle scuole arrivando fino all'International Puppet Festival di Nashville e al New

York Italian Museum. Nel 2019 è inserito dal Teatro di Roma tra le Sei Nuove Voci della Drammaturgia Italiana all'interno del Progetto Scritture condotto da Lucia Calamaro e Graziano Graziani.

Anche quest’anno sarà attivo ABBECEDARIO, il progetto per il pubblico più curioso, che otre alla visione di tutti gli spettacoli comprende anche incontri con gli artisti e momenti di condivisione tra spettatori. Iniziativa realizzata in collaborazione con Color Teatri. Info e prenotazioni tel. 329 333 5757 - info@colorcoop.it

Tutto il programma su: www.operaestate.it  

Biglietti: biglietto unico 5€ per ciascun spettacolo, abbonamento 40€. Info: Biglietteria 0424524214.

Ufficio Stampa Operaestate - comunicazionefestival@comune.bassano.vi.it – 0424519804

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