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Martedì 2 agosto ore 21.

Una serata di musica e poesia: Bach visto con gli occhi e le parole di Pasolini

Un’elegia di passione e nostalgia per raccontare l’Amore attraverso il teatro

(Bassano del Grappa) Quest’anno Operaestate Festival omaggia diverse figure della scena culturale del Novecento, tra questi non poteva mancare il centenario della nascita di Pasolini, omaggiato da Mario Brunello e Guido Barbieri in Vorrei essere scrittore di musica. Bach e Pasolini, il 2 agosto alle ore 21 al Teatro al Castello Tito Gobbi di Bassano del Grappa. Uno spettacolo che unisce musica e narrazione, inserito nel cartellone di Operaestate Festival -  il ricco programma estivo promosso dalla Città di Bassano del Grappa.

Non poteva dunque mancare il ricordo di un altro grande del nostro Novecento, di cui si celebra il centenario della nascita: Pier Paolo Pasolini, omaggiato da Mario Brunello e Guido Barbieri in Vorrei essere scrittore di musica. Bach e PasoliniÈ intorno a queste due celebri figure che si sviluppa la serata di musica e poesia per scoprire quel Bach sul quale un Pasolini ancora adolescente scrisse un saggio dalla forza e profondità sbalorditive, rivelando un mondo poetico già straordinario, e una penetrazione dell’arte dei suoni di eccezionale maturità.

L’opera, una vera rarità nella letteratura pasoliniana, sarà presentata da Guido Barbieri – studioso, musicologo, storica voce di Radio3 – accompagnato da intervalli musicali di Mario Brunello che interpreterà le tre sonate e la Terza partita per violino solo di Johan Sebastian Bach.

Sul palco un ospite d’onore: il violoncello piccolo o “violincello”, rarissimo strumento in uso all’epoca del grande compositore, accordato come un violino, con cui verranno suonate le musiche Bachiane analizzate da Pasolini. Nei suoi scritti si legge «Il punto d’inizio d’ogni composizione bachiana è già altissimo. E tutto il resto non dovrà che mantenersi alla medesima altezza. […] Questa è arte, anzi, sarei tentato a dire, natura», a dimostrare la passione e la competenza del pensiero dell’autore, quasi da critico musicale.   

A iniziare Pasolini a Bach fu la violinista slovena Pina Kalc, conosciuta a Casarsa nel’43 dove era arrivata da Trieste, e che lo scrittore ricordò nei Quaderni rossi: «Bach rappresentò per me in quei mesi la più forte e completa distrazione: rivedo ogni rigo, ogni nota di quella musica; risento la leggera emicrania che mi prendeva subito dopo le prime note, per lo sforzo che mi costava quell’ostinata attenzione del cuore e della mente». E nelle Pagine corsare, scrivendo idealmente alla Kalc: «Mi sento ancora fortemente commuovere dalla sua immagine che suona Bach; lei ha costruito un edificio saldissimo nella mia vita».

Una analisi piena di passione e competenza che fa di Pasolini quasi un critico musicale come dimostrano le sue parole: «Il punto d’inizio d’ogni composizione bachiana è già altissimo. E tutto il resto non dovrà che mantenersi alla medesima altezza. […] Questa è arte, anzi, sarei tentato a dire, natura».

Mario Brunello è un musicista affascinante dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi. A suo agio come solista, così come nella musica da camera e nei progetti artistici più innovativi, Brunello è stato elogiato da Gramophone per il suo “spirito eccezionale” e descritto come “intenso e appassionato” da The Strad. Brunello viene proiettato sulla scena internazionale nel 1986, divenendo il primo e unico italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca. Da allora ha suonato con i più importanti direttori tra i quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Ton Koopman, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung e Seiji Ozawa e con molte prestigiose orchestre nazionali e internazionali, tra cui la London Symphony.

Ideatore direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti, Brunello ha portato la grande musica tra le cime delle Dolomiti. Suona un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento al quale affianca negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde per il quale ha sviluppato un profondo interesse.

Guido Barbieri è un noto critico musicale (Il Messaggero di Roma, Il Gazzettino di Venezia, La Repubblica) e si dedica da almeno tre lustri alla drammaturgia. Ha scritto “testi per musica” per un gran numero di compositori a volte prestando alla narrazione la propria voce. Recital, opere e concerti sono stati ospitati dai maggiori teatri, festival e sale da concerto in Italia e in qualche caso all’estero.

È tuttora presente, con regolarità, nei programmi musicali di Radio 3 dove svolge le funzioni di conduttore e inviato del programma Radio Tre Suite e di consulente musicale. Per Rai International ha curato e presentato di recente otto cicli monografici di argomento musicale andati in onda in 35 paesi stranieri. È autore di alcune voci per L’Enciclopedia Treccani pubblicata dall’Istituto Italiano per l’Enciclopedia e ha realizzato cinque dei venti volumi della “Grande Storia della Musica Classica” pubblicata dall’Editoriale “La Repubblica”.Dal 1984 insegna Storia della musica e Storia ed Estetica musicale nei Conservatori italiani.

 

In caso di maltempo l'evento si terrà presso il Teatro Remondini di Bassano del Grappa

Info: Biglietteria Operaestate Festival, via Vendramini, 35 tel. 0424 524214 – www.operaestate.it

 

 

 

 

 

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