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L'apertura del festival a Bassano

"Musica sull'acqua", un incanto sul Ponte. Fuochi d'artificio sul fiume a Operaestate

Lo spettacolo I fuochi d'artificio sul Brenta durante il concerto (Foto G. Ceccon)
Lo spettacolo I fuochi d'artificio sul Brenta durante il concerto (Foto G. Ceccon)
OperaEstate, Musica sull'acqua e per i Reali fuochi d'artificio

Il Brenta come il Tamigi del '700, ieri sera dopo il tramonto, tra le note di Georg Friedrich Händel e i giochi pirotecnici lanciati dal fiume. Dopo due rinvii a causa della pandemia, il concerto "Musica sull'acqua e per i reali fuochi d'artificio", chiamato ad aprire Operaestate in edizione 2022 e allo stesso tempo a celebrare la fine dei restauri del Ponte e la sua promozione a monumento nazionale ha colto nel segno. A partire dal numero di bassanesi, circa duemila, per un tutto esaurito registrato già da giorni e ieri ripartito tra via Porto di Brenta, via Macello, via Volpato e la scenografica terrazza di Palazzo Sturm. All'inizio, un momento per tornare lassù, sulla Marmolada e alla tragedia del 3 luglio che ha funestato la Regina delle Dolomiti e tutto il Paese, con l'omaggio del sindaco Elena Pavan alla vittima bassanese, Emanuela Piran che lassù ha perso la vita con il suo Gianmarco.

Poi tutti con lo sguardo rivolto al Ponte, dove suonava l' Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Filippo Maria Bressan, mentre le amplificazioni rilanciavano la musica di parata concepita da Händel per i sovrani d'Inghilterra, Giogio I e Giorgio II. Numerosi, appena il direttore ha alzato la bacchetta, i telefonini accesi in modalità registrazione, per non perdere neanche un istante di un atto inaugurale del festival estivo tra i più originali proposti in città. E se nei giorni scorsi l'assessore alla cultura, Giovannella Cabion, aveva annunciato il concerto come «un appuntamento importante per tutto il territorio, ambientato nel cuore della città, sul monumento che la simboleggia», il sindaco Elena Pavan si è richiamata all'affetto che ogni bassanese nutre per il "suo" Ponte e al gemellaggio con Operaestate che dà lustro al territorio dagli inizi degli anni '80.

E, dopo che già un anno fa lo stesso Ponte si era trasformato in sala da concerto grazie alle musiche di Ennio Morricone, ieri sera è stato tessuto un filo con la Londra di tre secoli fa. Merito dell'atmosfera di festa che ancora oggi si lega a "Musica sull'acqua", voluta dall'allora sovrano inglese per una festa e per accompagnare le passeggiate dell'aristocrazia sul lungofiume. All'epoca, i musicisti suonavano da una chiatta, ieri su di un ponte di legno, con effetto non lontano da quello immaginato da Händel. "Musica per i reali fuochi d'artificio" invece, era stata scritta per celebrare la pace di Aquisgrana, e fu eseguita nel Green Park di Londra nella primavera del 1749 . Le cronache dell'epoca parlano di "una magnifica esecuzione" e si possono applicare a quanto accaduto ieri grazie a speciali giochi pirotecnici a rumore contenuto che hanno illuminato la scena senza disturbare la musica. E, ai meno giovani, hanno ricordato con nostalgia l'appuntamento autunnale con il concorso pirotecnico che per decenni ha illuminato il fine settimana successivo alla fiera di ottobre. Il finale, come promesso da Bressan, è stato maestoso, in linea con le celebrazioni legate al Ponte e l'apertura ufficiale di Operaestate. E mentre la musica sfumava sugli applausi, tra gli spettatori c'è stato chi ha proposto di trasformare la serata in un appuntamento estivo fisso. La musica, i monumenti e i riflessi a pelo d'acqua per mettere in evidenza tutta la bellezza della quale Bassano è capace. 

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