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musica e opera

B.Motion Musica: finestra sulle sonorità del futuro

Giunge ormai alla 4 edizione anche B.Motion Musica, con 4 giornate giornate dedicate alla musica contemporanea, tra elettronica, paesaggi sonori e linguaggi innovativi. Dal 31 agosto al 3 settembre, ogni sera il Chiostro del Museo Civico diventa palcoscenico per concerti - 

performance, con artisti italiani e internazionali.  Una programmazione, a cura di Operaestate Festival, che riunisce sonorità inusuali, suite musicali composte da oggetti inaspettati e regie elettro-acustiche pensate per un sax solista, per finire con una proiezione di un film che sarà un tuffo nel passato musicale della Bassano degli anni Settanta.

 

Ad aprire la programmazione, mercoledì 31 agosto alle 19.00 il progetto Solo della musicista Francesca Naibo, chitarrista di origine veneta ma milanese di adozione. Da anni la musicista porta avanti un lavoro di ricerca della performance in solo, dell’improvvisazione libera, della musica contemporanea e del repertorio classico, tre mondi differenti ma simili tra loro nel rapporto col suono. Il suo interesse è particolarmente focalizzato sull’uso sia della natura acustica che elettrica del suo strumento, avventurandosi tra sonorità ruggenti ma anche microscopiche vibrazioni, dando particolare rilevanza al silenzio inteso come parte integrante della musica e non come spazio vuoto e privo di significato. "La libertà è la cosa più bella del mondo, ma senza conoscenza non esiste libertà e senza ascolto non esiste conoscenza", parole di G. Lamberti che Francesca Naibo assume come mantra della propria ricerca, tenendo sempre un orecchio teso all’ascolto. 

 

La musicista è in costante ascolto dello spazio, del pubblico, del mondo; un ascolto che indaga in profondità il suono con l'obiettivo di andare oltre i limiti dello strumento tradizionale, ecco quindi l'uso degli oggetti, degli effetti sonori, dei rumori, ma anche di accordature inusuali, che permettono di ampliare il registro della sua voce-  ma allo stesso tempo cercando di mantenere le dita salde su una qualità timbrica prettamente chitarristica. Nell’improvvisazione libera di Solo, sincera, impulsiva e talvolta rischiosa, la Naibo affronta la sfida di trovare una musica che vada oltre i generi, che catturi l'ascolto per la sua immediatezza di messaggio e per la sua profondità in termini di suono e che esprima al massimo grado la personalità del musicista.

Francesca Naibo ha studiato a Venezia, Milano, Berna e Basilea diplomandosi in chitarra classica e improvvisazione libera, e collabora con vari musicisti europei, specialmente nell’Europa Centrale e del Nord. Ha lavorato con importanti compositori quali Helmut Lachenmann e George Lewis ed ha realizzato la trascrizione di “Exercises in Futility” in collaborazione con Marc Ribot.

Nel 2020 ha pubblicato il suo primo album in solo “Namatoulee” per Aut Records.

 

La giornata continua alle 21 con un’altra chitarrista italiana Silvia Cignoli chitarrista classica ed elettrica, musicista versatile, che spazia dalla musica classica alla contemporanea, dall’improvvisazione radicale all’avant-rock ad una propria creazione musicale, crossover fra il suo background accademico e la musica elettronica. Al Festival presenta l’opera audiovisiva Allegory of Earth and Water, accompagnata dai video di Salvatore Insana. Un’opera realizzata grazie alla collaborazione tra suono e immagine, musica e cinema, tra i due artisti e la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. L’organizzazione, nata alla fine degli anni Settanta lavora nel campo degli audiovisivi (cinema, tv e multimedialità ) per creare una memoria collettiva dei movimenti sociali e dei loro protagonisti attraverso attività di ricerca e disseminazione. 

 

Dalla selezione e la rielaborazione di disparati materiali presenti nell’archivio Aamod, nasce Allegory of Earth adn Water un’allegoria degli elementi naturali, della loro mutevole esistenza, della loro rinascita sotto nuova forma, in un loop perpetuo ma mai uguale a se stesso. Un lavoro che evoca atmosfere volatili ed eterne in cui terra e acqua sono idealmente interscambiabili, diventano luoghi in cui immaginarsi a contemplare le proprie vere intenzioni e a valutare la propria capacità di interrogarsi. Un archivio, un giacimento di segni lasciati nello spazio e nel tempo da altri uomini e altre specie, raccolto in quattro sezioni musicali collegate tra loro. Le componenti immaginative scaturite da questo flusso sonoro, divengono così riflessi galleggianti sulla materia sonora, passando dall’essere fuggevoli impressioni al divenire presenza, traducendosi visivamente in una lenta e continua metamorfosi di elementi naturali e corpi umani ed animali che irrompono nella scena, parte di qualcosa di più grande e misterioso.

Silvia Cignoli è Nei suoi lavori, una raffinata ricerca timbrica su chitarra aumentata, tastiere, elettronica, processori di segnale e oggetti sonori, confluisce per creare paesaggi sonori immaginifici a cavallo fra ambientazioni subacquee e astrali. Si laurea in chitarra presso la Fondazione Scuole Civiche Milano e presso il Conservatorio di Milano ed consegue un Master of Arts n Music Performance presso il Conservatorio di Lugano (CH). Vincitrice di diversi concorsi, collabora nelle più importanti stagioni italiane di musica contemporanea e suona come solista, in ensemble e in orchestra in Italia, Svizzera, Oman Germania e Russia. Ha pubblicato alcuni album ed è attiva anche nell’ambito della musica per immagini realizzando diverse colonne sonore e ha tenuto corsi su chitarra aumentata e musica sperimentale in alcuni Conservatori Italiani e in Svizzera. Attualmente insegna chitarra  presso la Fondazione Scuole Civiche Milano.

Salvatore Insana ha frequentato il Dams dell’Università di RomaTre concludendo il suo percorso magistrale nel 2010 con un elaborato sul concetto di inutile. Porta avanti la sua ricerca tra arti visive, arti performative e altre forme di revisione ed erosione dell’immaginario, collaborando con numerosi musicisti, sound designer, coreografi e compagnie teatrali. Nel 2011 crea con Elisa Turco Liveri il collettivo Dehors/Audela, con il quale ha dato vita a opere video-teatrali, performance di danza, progetti di ricerca audiovisiva, workshop sperimentali. Le sue opere sono state presentate all’interno di numerosi festival ed eventi espositivi multidisciplinari in Italia e all’estero.

 

Biglietti: biglietto unico 5€ per ciascun spettacolo, ma è possibile anche la formula dell’abbonamento con 15 euro per tutti i live.  Tutto il programma su: www.operaestate.it 

Info: Ufficio Stampa Operaestate - comunicazionefestival@comune.bassano.vi.it – 0424519804

Info: Biglietteria 0424524214.

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