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Operaestate racconta il grande artista

Un festival dedicato a Canova, tra danza e teatro

Toni Servillo
Toni Servillo
Toni Servillo
Toni Servillo

L’edizione 2022 di Operaestate celebra il bicentenario canoviano con un ricco programma di eventi, da weekend di danza interamente ispirati alla sua opera a eventi tra parola e musica per un viaggio nel tempo e nell’arte. Un calendario ricchissimo, che dall’11 luglio al 25 settembre porta teatro, danza e musica a Bassano del Grappa e in tutta la Pedemontana, in cui non può mancare la celebrazione del bicentenario Canoviano.

Si intitola proprio "Dedicato a Canova" il focus che il festival dedica alla relazione tra Antonio Canova e la danza: un percorso lungo un fine settimana (dal 22 al 24 luglio) nato da una ricerca sulle opere, i diari e gli album custoditi nei musei bassanesi, che Operaestate porta nella città, attraverso i corpi di danzatrici, danzatori e cittadini. Riflettono sull’opera canoviana grandi compagnie italiane e internazionali, attraverso nuovi titoli o creazioni rilette per l’occasione. È il caso di Aterballetto, che presenta due titoli di coreografi israeliani, Yeled del giovane Eyal Dadon e Secus del noto Ohad Naharin (22/7), e che con Microdanze Re-enactment presenta un’antologia di brevi coreografie per lo spazio pubblico ispirate a Canova (23/7).

Anche la compagnia Kor’sia, in Igra, prosegue il percorso di riletture del patrimonio coreografico, sotto lo sguardo di due sculture che potrebbero essere quelle di Canova (23/7), così come il Collettivo Giulio e Jari riflette sull’ideale del passo a due e ricrea forme classiche in Pas des deux Canova (24/7); mentre Promise, di Sharon Eyal per la compagnia tedesca TanzMainz indaga le relazioni tra personaggi che abitano il palcoscenico come statue neoclassiche plasmate dalla musica elettronica (24/7).

L’arte di Canova non solo esce dai musei, ma coinvolge anche i cittadini: a partire dalle camminate coreografiche del giovane gruppo di artisti Base9 (Dancing Strides #5 – Choices (Canova walk), 22 e 24/7); a due progetti di comunità, l’uno sul concetto di bellezza a firma di Beatrice Bresolin (L’oro (versione Canova), 23 e 24/7), l’altro ispirato ai carteggi e ai diari di Canova, ideato da Marco D’Agostin (Scrivere lettere è sempre pericoloso, 22, 23 e 24/7).

Il bicentenario nel programma del festival si traduce anche in un viaggio alla scoperta dell’epoca, dello stile e delle sfide che hanno segnato la vita artistica e privata di Canova: a Luca Scarlini il compito di raccontarli, in tre incontri tra musica e parola in tre luoghi che ricordano le atmosfere in cui si muoveva il celebre artista: Villa Ca’ Erizzo Luca, Palazzo Roberti e Villa Ca’ Rezzonico (Ekphrasis Canova, 16 luglio, 6 e 7 agosto).

E se moltissime delle opere di Canova sono ispirate alla mitologia classica, non possono mancare due appuntamenti che - attraverso l’arte del teatro - accompagneranno gli spettatori del festival in una panoramica sulla cultura alla base del neoclassicismo, ma con uno sguardo e uno stile squisitamente contemporanei. Roberto Latini, attraverso il mito, riflette sul senso del teatro, della rinascita e di un Amore sconfitto in Venere e Adone - siamo fatti della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni (17 luglio, Teatro al Castello - Bassano), recuperando il mito nelle versioni di Ovidio, Shakespeare, ma anche Canova e Tiziano. Mentre sarà uno speciale Virgilio alla scoperta della letteratura classica e la sapienza degli antichi, Toni Servillo, che ne Il fuoco sapiente di Giuseppe Montesano esplora il fuoco della bellezza e della conoscenza (8 settembre, Teatro al Castello - Bassano).

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