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Domenica 7 agosto alle 21

La danza ai tempi di Canova, da Noverre a Viganò

Parole e musica in omaggio a Canova e agli artisti del suo tempo

(Bassano del Grappa) Terzo ed ultimo appuntamento con le Ekphrasis dedicate ad Antonio Canova a cura di Luca Scarlini, che domenica 7 agosto alle 21.00 abiterà gli spazi di Villa Ca ‘Rezzonico a Bassano del Grappa per la narrazione intitolata, Il potere della danza, da Noverre a Viganò.

L’appuntamento, realizzato in collaborazione con Villa Ca’ Rezzonico, è inserito nel cartellone di Operaestate, il lungo Festival estivo promosso dalla Città di Bassano del Grappa, che quest’anno ha dedicato un nutrito focus alla relazione con il patrimonio artistico culturale e l’anniversario del Canova.

Le ekphrasis, sono figure retoriche che indicano il procedimento di descrizione di un’opera d’arte (un quadro, una statua, un oggetto prezioso e così via), rivelando particolari normalmente invisibili a chi non sia esperto di quella particolare forma d'arte. E proprio attraverso questa modalità Luca Scarlini arriva al pubblico raccontando, incrociando e connettendo fatti storici e narrazione.

In questo terzo episodio delle Nel terzo episodio delle Ekphrasis canoviane, Scarlini racconta in particolare  del rapporto di Canova con la danza che tanto frequentò e traspose nella sua opera. E narrerà in particolare di Salvatore Viganò: danzatore, coreografo e compositore coevo di Canova, che innovò radicalmente la vicenda della danza nel suo tempo.

Viganò propose infatti alle scene dell’epoca il coreodramma: una nuova rappresentazione che attraverso il movimento può narrare storie di ogni epoca.

Il suo Le creature di Prometeo, andato in scena a Vienna nel 1801, cattura perfettamente il sentire di un’epoca, che dalla Rivoluzione Francese a Napoleone aveva posto il titano ribelle a simbolo di un’epoca che tutto voleva cambiare e mettere in discussione.

La danza, evocazione del mondo classico, trovò quindi una stagione felice nel tempo napoleonico, quando venne caricata di sensi e significati fino a quel momento impensabili.

Ne fu straordinariamente ispirato anche Canova che si affidava alla vitalità delle danzatrici soprattutto, alla “forza della gioventù più vigorosa” che da esse prorompeva. Tre le traspose in marmo che sembrano lottare con la legge di gravità, molte altre si limitò ad abbozzarle, a disegnarle o a dipingerle nelle sue coloratissime tempere.

La narrazione di Scarlini sarà accompagnata dalle musiche di Mauro Giuliani e Franz Schunert eseguite dal il duo composto da Daniele Ruggieri al flauto e Alberto Mesirca alla chitarra.

Info e prenotazioni Biglietteria del Festival tel. 0424 524214 Tutto il programma su: www.operaestate.it

 

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