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FESTIVAL

B-Motion, la danza evoca i diritti e la sostenibilità

"Molding Bodies" insieme al progetto "Dance Well" abbatterà gli ostacoli delle lingue e delle malattie Poi la città vissuta dal punto di vista di un insetto
Coreografia “Waltzing Alone” coinvolgerà piazza Libertà
Coreografia “Waltzing Alone” coinvolgerà piazza Libertà
Coreografia “Waltzing Alone” coinvolgerà piazza Libertà
Coreografia “Waltzing Alone” coinvolgerà piazza Libertà

I diritti e la sostenibilità a fare da temi guida, con uno sguardo rivolto al mondo e uno alla città. B.Motion Danza, prima nata tra le sezioni del festival che nell’ultimo scorcio di estate porta a Bassano i linguaggi del contemporaneo, torna alla dimensione internazionale. Lo farà dal 18 al 21 agosto, radunando artisti dal Canada alla Repubblica Ceca, dalla Lituania alla Spagna, pronti ad alternarsi sul palco a nomi di punta della danza contemporanea italiana e ai talenti di casa che B.Motion ha coltivato negli anni. Il tutto, articolato in 23 spettacoli tra prime e repliche, per 18 compagnie, in otto prime nazionali e sette coproduzioni di lavori nati sotto le insegne del Centro per la scena contemporanea di Bassano e di Operaestate. Spicca, per la capacità di legare internazionalità e dimensione locale, “Molding Bodies” di Ian Ancheta con i bassanesi Dance Well Dancers. Da giovedì 18 a domenica 21, nella chiesa di S. Giovanni, da un lato il 29enne coreografo svedese con base a Rotterdam, Ian Yves Ancheta; dall’altro la comunità coreutica generata dal progetto che aiuta a contrastare la malattia di Parkinson attraverso le pratiche di danza. Insieme realizzeranno un dipinto in movimento, ispirato al luogo che ospiterà lo spettacolo e alle opere d’arte che contiene. Questo per dimostrare come sia possibile superare attraverso la danza le barriere linguistiche e le difficoltà della malattia. Da S. Giovanni, il festival si sposterà nell’attigua piazza Libertà con “Waltzing Alone” della coreografa canadese Melanie Demers. Il suo lavoro porterà danzatori e spettatori a diretto contatto con la città in un momento, il tardo pomeriggio di venerdì 19, nel quale il centro si anima dopo la chiusura della giornata lavorativa. Protagonisti otto tra danzatori e danzatrici formatisi alla scuola di B.Motion. Una coreografia, ma anche un’azione civica per dare forma coreografica alla città e alla comunità che la abita. Sempre Bassano, sabato 20 in sala Da Ponte, ma declinata in chiave amazzonica con “Insectum in… Bassano – Work in action” di Silvia Gribaudi e Tereza Ondrovà. A ispirare il lavoro, la ricerca della fotografa Elisabetta Zavoli e della violinista Sara Michieletto. Le quali, durante una residenza nella foresta amazzonica, hanno creato immagini e suoni per avvicinare il pubblico ai temi ambientali. Applicando i dettami della biomimetica (con un’eco di Kafka e di Buzzati), Gribaudi e Ondrova osserveranno la città dal punto di vista di un insetto provando a decostruire la visione del mondo che vede al centro sempre e solo l’uomo. La stessa sera, al teatro Remondini, “Ara! Ara!” di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi si lascerà ispirare dai movimenti degli sbandieratori, mentre il giorno successivo, di nuovo in piazza Libertà, il progetto europeo “Vibes#5” del collettivo britannico “C-DaRE” trasformerà gli spettatori in protagonisti della coreografia grazie a cuffie e smartphone. Infine il focus sulla sostenibilità “Green Learning Bassano” dell’italo-nipponica Masako Matsushita: il 22 e 23 settembre al liceo Brocchi il progetto partirà da tre temi, corpo, ambiente e macchina, per sviluppare un’intelligenza artificiale da dedicare all’educazione ambientale, “umanizzandola” attraverso pratiche di danza. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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