Apparenza e inganno sono i due cardini intorno ai quali si anima il lavoro del coreografo Christos Papadopoulos: un’instancabile esplorazione della ripetizione del movimento e della trasformazione del corpo, capace di generare molteplici livelli di significato ed esperienze indimenticabili. Capolavoro del coreografo greco, Larsen C (25 luglio al teatro Remondini) è un invito alla meditazione, all’apertura verso associazioni d’idee, immagini e memorie in continuo cambiamento, durante la ricerca di una qualità profonda e naturale, in cui il movimento si dissolve ed emerge, come un iceberg in balia dell’oceano.