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IL NUOVO MURO DELLA GERMANIA

Un centro di accoglienza per migranti a Vossberg, un’ottantina di chilometri a est di Berlino. Gli ultimi episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti immigrati hanno scatenato polemiche in tutta la Germania. ANSA/AP PHOTO/MARKUS SCHREIBERAngela Merkel sta formando un governo di coalizione. AP /O. MATTHYS
Un centro di accoglienza per migranti a Vossberg, un’ottantina di chilometri a est di Berlino. Gli ultimi episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti immigrati hanno scatenato polemiche in tutta la Germania. ANSA/AP PHOTO/MARKUS SCHREIBERAngela Merkel sta formando un governo di coalizione. AP /O. MATTHYS
Un centro di accoglienza per migranti a Vossberg, un’ottantina di chilometri a est di Berlino. Gli ultimi episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti immigrati hanno scatenato polemiche in tutta la Germania. ANSA/AP PHOTO/MARKUS SCHREIBERAngela Merkel sta formando un governo di coalizione. AP /O. MATTHYS
Un centro di accoglienza per migranti a Vossberg, un’ottantina di chilometri a est di Berlino. Gli ultimi episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti immigrati hanno scatenato polemiche in tutta la Germania. ANSA/AP PHOTO/MARKUS SCHREIBERAngela Merkel sta formando un governo di coalizione. AP /O. MATTHYS

Tre secoli fa Kandel accolse gli Ugonotti cacciati dalla Francia e fece condividere le chiese a cattolici e protestanti. La grande tradizione di tolleranza che da allora contraddistingue questa cittadina della Renania di neanche diecimila abitanti oggi è messa in discussione da un tragico fatto di cronaca. L’innamoramento tra due quindicenni è sfociato in dramma quando il ragazzino, dopo essere stato lasciato, ha preso un coltello e l’ha piantato nel cuore dell’amata, uccidendola all’istante. Il dettaglio che sta incendiando gli animi degli abitanti sta nell’identità dell’assassino: un profugo afghano, a cui peraltro la commissione ad hoc non ha riconosciuto il diritto di asilo, arrivato in Germania con l’ondata dei due milioni autorizzata da Angela Merkel nel momento di massima crisi migratoria per l’Europa. E adesso molti vorrebbero un nuovo muro contro la marea umana in avvicinamento. È successo il 27 dicembre: Abdul ha incrociato Mia al centro commerciale e, dopo le minacce dei giorni precedenti, ha attuato il suo piano omicida. Stiamo parlando di una cittadina retta da un sindaco di sinistra, della Spd, Günther Tielebörger, che tanto ha investito nel sociale e nel piano di accoglienza dei migranti (al momento vivono qui 125 profughi, la maggior parte dalla Siria e dall’Afghanistan). «Fino a quel terribile giorno in cui Mia è stata uccisa – ha dichiarato il sindaco al New York Times – non c’è mai stato un problema con gli stranieri ospiti di Kandel». Tanto che il partito di destra AfD (Alternativa per la Germania) alle ultime elezioni è rimasto sotto il 10 per cento. Ma adesso il risentimento del tipo già avvertito, per esempio, in Italia affiora. «I pensionati tedeschi che hanno lavorato duramente per 45 anni per avere il diritto di uscire dal lavoro – spiega al New York Times Knoll Pede, un addetto alla manutenzione delle strutture cittadine – guadagnano meno di un profugo. Non sono un fan del presidente Trump ma non mi dispiacerebbe che i nostri politici applicassero un po’ di “Germania First”». Il sindaco obietta che i contributi dati ai migranti sono di molto inferiori a quanto propagandato dalla destra, ma è un fatto che la prima grande apertura delle frontiere da parte della Merkel abbia avuto conseguenze problematiche. Ed è anche, se non soprattutto, per la politica troppo “lasca” sui migranti che adesso formare un governo è diventato più complicato. Oggi la Spd dovrebbe dare il via libera definitivo agli accordi sottoscritti per riportare a Berlino la Grosse Koalition. Che tra le condizioni contrattate prevede un limite massimo di 220 mila profughi ammessi all’anno col contorno di una stretta sul numero dei familiari ammessi al ricongiungimento. E stiamo parlando di un Paese che quanto a migranti non è certo nato ieri, basti pensare al numero di turchi presenti in Germania da decenni. C’è un piccolo particolare: la Germania è una potenza economica grazie anche ai lavoratori importati e quindi, storicamente, non è mai stato considerato solo l’aspetto potenzialmente negativo degli stranieri che arrivano a lavorare. Ora anche questa consapevolezza sfuma di fronte a quello che potremmo definire il livello di crimine percepito, molto più alto se i responsabili sono immigrati. I fatti di Colonia, con le donne molestate in piazza durante le feste, hanno condizionato molto l’esito delle elezioni, ingrossando le fila dei partiti di estrema destra che hanno finito con l’indebolire la Cdu della Merkel. E non è un caso se, dopo questo orribile omicidio, adesso da più parti arrivino richieste di verifiche mediche sull’effettiva età dei sedicenti minori. «Quello che ha ucciso mia figlia - ha detto il papà di Mia – non aveva certo i 15 anni che dichiarava». Dal momento che i minori godono di uno status più favorevole, sono molti i profughi che barano sull’età. La tensione, insomma, è alta. «Ma se ad ammazzare Mia fosse stato un giovane tedesco - ha dichiarato al Ney York Times il sindaco di Kandel - a quest’ora a me nessuno chiederebbe di rilasciare dichiarazioni». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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