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Quando Firenze
fu capitale d’Italia
e dimora del Re

Sull’Arno si ricordano i 150 anni di Firenze capitale d’Italia con una mostra alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, aperta fino al 3 aprile 2016. Il fulcro dell’esposizione è il soggiorno del Re nella reggia fiorentina, che dal 1865 dette ospitalità anche ai Savoia, terza grande dinastia regnante dopo Medici e Lorena. Si racconta la vita di Vittorio Emanuele II (qui ritratto dal pittore friulano Antonio Dugoni, 1866), dei suoi gusti artistici e dei suoi principali legami. Primo Sovrano della nazione italiana, Vittorio Emanuele II salì al trono nel 1849 e in seguito all’annessione della Toscana al Piemonte visitò Firenze in differenti occasioni. Una di queste fu la Prima Esposizione Nazionale del 1861, dove effettuò numerosi acquisti. Nel 1863 recatosi all’Accademia di Firenze, il Sovrano commissionò a sei giovani artisti alcuni grandi dipinti a soggetto storico, che andarono successivamente ad arredare le stanze della reggia. Nella sala del Fiorino è esposta parte di questo patrimonio di opere chiamate “i doni del Re”.In mostra i dipinti, i mobili, i manufatti artistici e artigianali che testimoniano il passaggio della corte Savoia a Palazzo Pitti, che fu riallestito sia nella residenza privata nella Palazzina della Meridiana, attuale Galleria del Costume, che negli Appartamenti Reali al piano nobile della Galleria Palatina, usati per cerimonie e incontri di rappresentanza di alto rango.

L’appartamento della Duchessa d’Aosta - fu prolungata la permanenza a palazzo fino al 1946 di Anna di Francia – rappresenta il nucleo della mostra e le sue sale sono quasi tutte riaperte al pubblico. .www.unannoadarte.it

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