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LA MOSTRA. Dal 4 marzo al 4 settembre

La civiltà egizia
Scorre il Nilo
da Pompei a Torino

Apre il 5 marzo al Museo Egizio di Torino la prima mostra temporanea dalla sua riapertura (avvenuta un anno fa), intitolata: “Il Nilo a Pompei - Visioni d’Egitto nel mondo romano”, visitabile fino al 4 settembre.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, racconterà gli influssi e gli innesti spirituali, sociali, politici e artistici originati da culti ed elementi di stile nati o transitati per la terra del Nilo. Il museo torinese, guidato dal vicentino Christian Greco, l’area archeologica pompeiana e il museo napoletano rappresentati dall’archeologo Massimo Osanna a capo della Soprintendenza vesuviana faranno dialogare reperti egiziani di epoca faraonica e le opere di età ellenistico-repubblicana e imperiale che ne riflettono l’iconografia.
Luogo chiave in questo senso è Alessandria d’Egitto, dove ci sono testimonianze chiare degli influssi egizi sull’ellenismo in tombe e reperti, così come nel mondo romano dove ad esempio era diffuso il culto di divinità egizie come provano case e templi- tra cui il tempio di Iside che fece innamorare Mozart e lo ispirò per Il flauto magico - di Pompei. L“ibridazione culturale” sarà visibile in oggetti e decori, considerato che a Napoli c’è la seconda raccolta italiana di reperti egizi più ricca dopo Torino. Da Pompei e Napoli arriveranno oggetti e affreschi; da Torino partiranno per Pompei reperti che saranno in mostra alla Palestra Grande. Dal Museo archeologico della Sibaritide arriverà a Torino il Toro cozzante, simbolo della colona di Thurii, bronzetto del IV secolo a.C.

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