<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Al Victoria Museum
tre secoli di busti mutande e reggiseni

Sotto il vestito, la lingerie. O almeno un paio di slip di cotone e un reggiseno. Ma anche corsetti, boxer, crinoline, calze, sottovesti, pigiami, body, calzini e mutandoni a vita alta. Oltre 200 capi di abbigliamento intimo da uomo e da donna - anche di attori e attrici - sono in mostra al Victoria and Albert Museum di Londra che fino al 12 marzo 2017 celebra la biancheria intima con l'esposizione “Undressed: a brief history of underwear”. Dalle mutande di cotone indossate dalla madre della regina Vittoria, alle calze anni '60 di Mary Quant, fino ai leggings nude look con una foglia di fico a coprire le parti intime di Vivienne Westwood, la mostra esplorerà il rapporto tra biancheria intima e moda. Non più nascosti, mutande e reggiseni escono dalla camera da letto per raccontare l'evoluzione di tre secoli di biancheria intima. La mostra permetterà di osservare ai raggi X gli effetti dei corsetti realizzati con le stecche di osso di balena utilizzati nel 1890 per restringere il punto vita, così come l'impatto drammatico che l’ indumento produceva sul corpo, nonostante fosse raccomandato dai medici per la postura. La mostra esporrà anche il 'corsetto austerity', un bustino risalente alla prima guerra mondiale realizzato a base di carta. Non mancano i primi reggiseni tra cui un modello in pizzo e raso risalente al 1910, ma anche guaine e mutande modellanti esposte assieme a fotografie d'epoca e suggestive pubblicità della corsetteria, da quella in lattice prodotta negli anni '30 da Chamaux, fino alle guaine della Playtex e le recenti mutande 'snellenti' Spanx, 'salvagente' di molte celebrità.

Suggerimenti