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Il Parco del Sojo

L'opera "Nudo Seduto" al parco del Sojo
L'opera "Nudo Seduto" al parco del Sojo
L'opera "Nudo Seduto" al parco del Sojo
L'opera "Nudo Seduto" al parco del Sojo

Un sentiero di circa 3 chilometri. Una passeggiata tra prati e boschi lungo la quale incontrare 60 opere d’arte. Il Parco del Sojo è questo ed altro, è una proposta creata per valorizzare un’intera area di interesse ambientale, storico, artistico. Il parco d’arte si trova in Comune di Lusiana su un spuntone roccioso, il sojo appunto, che leggenda racconta sia frequentato dalle streghe; un luogo magico quindi. Ma anche un luogo dove sono stati trovati resti risalenti al tardo neolitico dunque anche località archeologica. O forse già ai tempi dell'uomo preistorico il Sojo imprimeva il suo fascino da posto incantato. Chi si immerge nel Sojo incontra un intreccio di sentieri nuovi ed antichi. Vie che portavano l’uomo all’interno della zona per raggiungere le antiche masiere, le calcare, i fabbricati rurali, gli orti perché l’uomo ha sempre cercato di piegare il Sojo alle sue necessità.

Ed il Sojo lo ha sempre accolto e sostenuto per poi lentamente riappropriarsi di questi manufatti inserendoli nel suo vero contesto naturale tra grotte, pozze d’acqua e alberi secolari. Ed è così che gli antichi manufatti dell’uomo diventano opere d’arte modellate dalla natura stessa. La natura creatrice di capolavori che nessun artista potrà mai eguagliare, semmai solo imitare. Ad ogni passo il visitatore dotato di un cuore puro percepisce la magia del posto, un incantesimo che si avverte mentre si percorrono i sentieri, meravigliati perché ad ogni svolta del sentiero il Sojo si rivela con scenari nuovi.

E’ in questo contesto che nel 2000 l’architetto Diego Morlin inserisce delle sculture d’arte contemporanea mettendole in relazione con l’ambiente naturale e riportando un luogo lasciato all’incuria ai suoi antichi splendori. Il parco è in continua crescita ed evoluzione sia per l’opera di Morlin sia per la stessa natura che accoglie, abbraccia ed incornicia le opere donandole maggior bellezza e forza. Esplorando i percorsi il visitatore vive anche un’esperienza particolare entrando in intimità, facendosi tutt’uno con l’ambiente naturale dove i prati ed i boschi di carpini, roverelle, cornioli fanno riflettere su come, con una sapiente valorizzazione, la natura possa essere vissuta con rispetto, su come l’arte possa fungere da salvaguardia alla natura.

Le sculture sono costruite con i materiali più disparati. Pietra, legno, ferro, bronzo, gres. Alcune installazioni sono forgiate nel laboratorio dello scultore ma molte opere sono invece realizzate sul posto, plasmate con la materia che la natura in quel momento ha messo a disposizione dell’artista diventandone allievo, complice, e nello stesso tempo musa ispiratrice. Il parco è inserito nel progetto dell’ecomuseo, realizzato dal Comune di Lusiana, composto da il Museo delle Tradizioni, del villaggio preistorico del Monte Corgnon, il museo Valle dei Molini ed il Giardino botanico alpino. E’ aperto tutti i giorni dell’anno e l’accesso è gratuito nei giorni feriali, a pagamento la domenica ed i festivi.

(servizio di Gerardo Rigoni)

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