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Festival Biblico 2018

Scrutare il futuro
per esserne
protagonisti

L'inaugurazione dell'edizione 2017 del Festival biblico venne ospitata nella Basilica palladiana
L'inaugurazione dell'edizione 2017 del Festival biblico venne ospitata nella Basilica palladiana
L'inaugurazione dell'edizione 2017 del Festival biblico venne ospitata nella Basilica palladiana
L'inaugurazione dell'edizione 2017 del Festival biblico venne ospitata nella Basilica palladiana

«Il futuro va coltivato, per prepararsi a non subirlo ma a esserne attori», dice il co-presidente del Festival biblico, don Roberto Tommasi. «Ma viviamo in un'epoca in cui la concezione del futuro è la più negativa di sempre», replica il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci. «Vedo che, di fatto, il Festival è già cominciato», chiosa Roberta Rocelli, direttore generale della manifestazione che dal 3 al 27 maggio prossimi vedrà in scena l'edizione numero 14. Scegliere un tema come il futuro, appunto, significa inevitabilmente esporsi - ma l'effetto è del tutto voluto - al dibattito sul suo significato, se debba essere modulato più come speranza, seguendo il messaggio della Bibbia, o più come incertezza, come suggerisce il contesto odierno. Ma le declinazioni della riflessione sono tantissime, futuro come disponibilità, attesa, immaginazione, cammino, paura, insicurezza. «La storia recente - ammette don Tommasi, direttore dell'Ufficio diocesano per la cultura - smentisce la visione secondo cui il domani è progresso verso il meglio». Tuttavia la Bibbia ha qualcosa da dire, al proposito, soprattutto quando colloca nel futuro il tempo della salvezza, dando a questo termine, tempo, un senso più qualitativo e quantitativo. Ed è un paradosso apparente, aggiunge Bulgarini d'Elci, che la presentazione di un Festival sul futuro avvenga in un tempio del passato, come il museo di palazzo Chiericati: «Solo la conoscenza profonda è capace di generare futuro». A don Ampelio Crema della Società San Paolo, l'altro co-presidente del Festival, il compito di introdurre il programma, ricco come di consueto, ricordando che tra le novità di quest'anno c'è l'apertura alla collaborazione con altre manifestazioni, come Torino Spiritualità, il Festival francescano di Bologna, i "Filosofi lungo l'Oglio", il Festivaletteratura di Mantova. Altra novità sarà il Salotto San Paolo, in Loggia del Capitaniato, aperto a incontri con scrittori e testimoni, nonché ai responsabili di rubriche sui periodici San Paolo. Del Festival biblico parlerà anche Rai Radio Tre, nel programma Fahrenheit.

 

GLI APPUNTAMENTI. Dopo l'anteprima del 19 aprile con Gad Lerner e don Dante Carraro, per parlare di Africa tra crescita demografica e immigrazioni (liceo Quadri, 20.45), l'inaugurazione regionale, valida per tutte le sei diocesi coinvolte, sarà il 3 maggio al teatro Comunale di Vicenza, con Luciano Manicardi, priore della comunità di Bose, la giornalista Concita De Gregorio e il coro Gioventù InCantata. Il tema sarà "L'attesa dice il futuro". Restando in città, tra le altre date spicca il dialogo tra il filosofo Roberto Mancini e il teologo Vito Teti su "Accogliere il futuro" (22 maggio, palazzo Bonin Longare, ore 18). Sempre il 22 maggio saranno ospiti Romano Prodi, economista, già presidente del Consiglio, il sociologo e politologo Ilvo Diamanti, il giornalista Marco Damilano, direttore de l'Espresso (via Firenze, ore 21). Il binomio economia-futuro è l'argomento di cui il 23 maggio dibatteranno Ugo Biggeri, presidente di Banca Intesa, l'economista Luigino Bruni, l'imprenditore Matteo Marzotto e Antonio Calabrò, presidente della Fondazione Pirelli (via Firenze, ore 21). Tra le tecniche per tentare di prevedere il futuro c'è la statistica, ed ecco l'incontro del 24 maggio con Diamanti e il ricercatore sociale Nando Pagnoncelli (palazzo Barbarano, ore 18.45). Il futuro pone interrogativi anche sul fronte della bioetica: sarà il tema dell'appuntamento con il magistrato Giuseppe Anzani (25 maggio, palazzo del Monte di pietà, ore 17). C'è anche il fronte della sostenibilità ambientale, sul quale interverranno il geologo Mario Tozzi e il teologo Simone Morandini (26 maggio, piazza dei Signori). La chiusura complessiva, il 27 maggio in piazza dei Signori, vedrà il ritorno dell'attore Giacomo Poretti, l'anno scorso protagonista dell'inaugurazione. A sigillo della presentazione, Rocelli ricorda l'importanza degli sponsor: intervengono Marco Ferrero della Fondazione Cariparo, Giovanni Marco Castellani della Bpm, e con un messaggio Claudia Piaserico, vicepresidente di Confindustria Vicenza.

Gianmaria Pitton

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