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Fieragricola 2022

Conflitto Russia-Ucraina, Coldiretti Verona: «Chiediamo vengano applicate fin da subito le leggi di tutela del settore»

Fieragricola Alex Vantini Pres Coldiretti

C’è grande preoccupazione per le gravi ripercussioni economiche e sociali del conflitto Russia-Ucraina, come testimoniato da più parti, anche nell'ambito di Fieragricola 2022. Su agricoltori e allevatori pesano le incognite occupazione, costi, export così come l’ulteriore impennata nei prezzi dell’energia e del gasolio, delle commodity necessarie per la zootecnia come il mais prodotto in Ucraina, dei fertilizzanti e dei concimi. Senza dimenticare gli effetti di decisioni politiche che minano gli scambi commerciali.

Il presidente della Coldiretti Verona, Alex Vantini, questa mattina ospite di Casa Athesis a Fieragricola, nell'affrontare incognite e ricadute economiche conseguenza del conflitto in atto, parte dalla riuscita della manifestazione per la pace di Coldiretti Giovani che si è svolta ieri, 2 marzo, nello spazio esterno di Veronafiere. Presente anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. «Una manifestazione a carattere propositivo che ha chiesto il rispetto delle leggi di mercato fin da subito per evitare rischi e costi insostenibili per il settore: dal caro energia alla produttività competitiva, dalla politica sui prezzi all'attenzione al territorio, per arrivare all'occupazione soprattutto quella dei giovani.  La Pac è uno strumento fondamentale, necessario: ha un ruolo indispensabile per l’agricoltura italiana e di tutta l’Europa. È un momento di riflessione importante, una risposta anche a lungo termine».

AlexVantini denuncia un problema importante e trasversale che riguarda tutte le filiere: «l’aumento dei costi di produzione ormai insostenibili per le nostre imprese ma senza un conseguente aumento dei prezzi dei nostri prodotti. Chiediamo che venga applicata la legge contro le pratiche sleali che permetta di dare una soglia del prezzo da pagare per coprire i costi di produzione. È inoltre necessario dare un aiuto alle filiere più in difficoltà attraverso i fondi del PNRR perché ne va della sopravvivenza delle aziende agricole anche scaligere».

«L'attività degli agricoltori non è limitata alla produzione, ma alla tutela stessa del territorio. Anche grazie ai fondi del Pnrr si spera di poter avviare un vasto piano di realizzazione di invasi e di opere per il recupero delle acque e per la loro conservazione. E poi vanno individuate colture adatte agli anni che ci aspettano, anni con ridotte dotazioni di acqua, mi riferisco in particolare ai cereali».

 

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