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Qui centrosinistra

Possamai nei quartieri: «Parlerò con la gente»

«Al secondo turno si riparte da zero, no trionfalismi». La chiusura tra una settimana in piazza dei Signori

La mappa del voto del primo giro di giostra delle Comunali dice una cosa: «Il centrodestra di solito è forte nelle periferie, stavolta invece - spiega Giacomo Possamai - i consensi sono equamente distribuiti tra noi e loro, con qualche bella sorpresa». In città, a conferma del fatto che le elezioni amministrative fanno storia a sé e che a giocare un ruolo decisivo è la figura del candidato, la maledizione di un centrosinistra arroccato nella Ztl che si è riproposta negli ultimi anni quasi ovunque non ha colpito.

Il controincantesimo messo in campo da Possamai, che è riuscito nell'impresa di chiudere il primo turno in vantaggio rispetto al sindaco uscente, ha avuto effetto: «Questa è la riprova che l'attenzione vera che abbiamo dimostrato alle periferie, dopo che per 5 anni sono state dimenticate dall'amministrazione e di cui il sindaco uscente si ricorda solo in campagna elettorale, ha pagato». Ecco perché Possamai, in questi dieci giorni che separano dal ballottaggio, intende fare esattamente ciò che ha fatto in tutti gli ultimi mesi. Solo con un'intensità giocoforza maggiore perché i tempi stringono.

Si comincia domani da Ospedaletto. «Ogni giorno, per sette giorni, saremo in una delle sette circoscrizioni della città per fare una camminata in tutti i quartieri incontrando i cittadini. Parleremo con tutti, come abbiamo fatto per il primo turno, ascolteremo, faremo le nostre proposte. Parleremo anche a chi ha votato Rucco al primo turno, agli elettori di centrodestra, a chi ha votato gli altri candidati». Lo schema di gioco, che vale per ogni zona della città, prevede questo: passeggiata nei quartieri, strada per strada, un momento pubblico nel quale Possamai farà sintesi delle proposte e aperitivo con i residenti. Quattro ore, tutti i giorni, dalle 16 alle 20. Infine, un evento in piazza dei Signori giovedì prossimo. «Non porterò big nazionali: abbiamo fatto una scelta chiara al primo turno che confermiamo perché pensiamo che alle amministrative ci si debba confrontare sulla città».

Insomma, strategia vincente non si cambia: «Il 56 per cento delle persone che hanno votato ha scelto di non riconfermare il sindaco uscente e ci ha consegnato un messaggio di cambiamento: abbiamo la responsabilità di coglierlo e portarlo avanti. Al ballottaggio si riparte da zero. Invito tutti a evitare trionfalismi anzitempo e a ripartire riprendendo il filo esattamente da dove è stato interrotto lunedì. Sono fiducioso che convinceremo i vicentini con la forza tranquilla del nostro messaggio di cambiamento». Che poi sarà anche lo slogan della nuova campagna impressa sui manifesti, già pronti lunedì scorso: «Vicenza, scegli il cambiamento. È ora». C'è spazio anche per una piccola polemica: «Avevo proposto di trovare un'alternativa ai seggi nelle scuole, per non creare disagio ragazzi e famiglie, ma non sono stato ascoltato. Come volevasi dimostrare, ho ricevuto decine di lamentale da parte dei genitori. Se sarò sindaco, per le Europee del giugno 2024, cercherò alternative per ospitare i seggi».

Roberta Labruna

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