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Rossano Veneto al voto

Marco Zonta: «Auditorium, tiriamo fuori quel sogno dal cassetto»

L'intervista al candidato sindaco di "Rossano 2023-2028 per la continuità"
Marco Zonta
Marco Zonta
Marco Zonta
Marco Zonta

Marco Zonta, 50 anni, tecnico informatico, assessore, si candida in competizione con un ex assessore della stessa Giunta.

Continuità perché?
Per tutta una serie di motivi. Innanzitutto, per portare a termine le opere iniziate che non siamo riusciti a chiudere, per non perdere il bagaglio di competenze maturate. ripartire da zero, o quasi, in un momento in cui prendono avvio le progettualità legate al Pnrr non sarebbe positivo per il nostro Comune. Ancora, per dare un seguito a quel "ciclone Martini" che ha investito Rossano dieci anni fa e che in questo tempo ha cambiato il volto del paese. Da ultimo, non mi nascondo, perché anche nei prossimi cinque anni Rossano Veneto possa continuare ad avere amministratori che lo mettono al primo posto per davvero e non solo come slogan elettorale.

C'è qualcosa che non è stato fatto che lei intende portare avanti?
Il rifacimento della pista di atletica e la creazione nuovi spazi sportivi per giovani e giovanissimi. Se ne parla da parecchio tempo, finora ci sono state altre priorità. Poi mi piacerebbe investire sulla mobilità sostenibile. Colonnine di ricarica per auto e bici elettriche, mezzi comunali green, a partire dalla polizia locale.

Quanto ha inciso sui programmi della Giunta Martini la pandemia?
Molto, soprattutto il post-pandemia. Eletti nel giugno 2018, dopo un anno e mezzo siamo piombati in uno dei periodi più bui della storia del pianeta. Quando finalmente la situazione generale sembrava in via di ripresa è iniziata l'emergenza legata all'Ucraina. Tutto ciò non ha certo aiutato.

Piazza Duomo: progetto non rivedibile?
Dipende. Vogliamo riprendere in mano il progetto e iniziare nuovamente i vari iter burocratici tra Comune, Curia e Soprintendenza? Il cantiere rischia di rimanere fermo per almeno un altro paio di anni. Vogliamo aspettare il 2026 per riparlare di Sagra, di Carnevale, di spazi per i nostri giovani? E perché? Perché non ci piace una soluzione architettonica che non abbiamo ancora visto se non solamente in due rendering? A Rossano ci sono 8200 abitanti e almeno 4000 idee diverse sulla piazza. Vogliamo finire i lavori entro cinque mesi. Poi saranno i concittadini a renderla un luogo vivo e centrale nelle dinamiche sociali e culturali di Rossano.

Quali idee per Villa Caffo?
Villa Caffo deve essere sottoposta alle giuste attenzioni che merita una "signora" di quasi 250 anni. In questi anni è stata il polo culturale e sociale del nostro Comune, punto di riferimento e vetrina per le attività delle nostre associazioni. Per fare in modo che tale rimanga anche per le prossime generazioni, dovremo affrontare i necessari lavori di adeguamento nell'ottica di un efficientamento energetico oramai sempre più vitale anche per un ente pubblico. La nostra Villa deve inoltre diventare sempre più un luogo di inclusione. Abbiamo già acquisito un progetto per inserire all'interno del suo giardino un'area dotata di giochi inclusivi, un vero parco giochi adatto ai bambini con disabilità anche importanti. Tenteremo poi, nuovamente, l'iter per rendere accessibile almeno il piano nobile alle persone disabili.

Il sogno nel cassetto: l'auditorium...
Secondo noi ora è giunto il momento di aprirlo quel cassetto. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato in tal senso. Anche qui c'è un progetto, il Comune ha già acquisito l'area dove inserirlo, c'è un gruppo di persone della società civile disposto a mettersi in gioco e c'è, da parte nostra, determinazione e impegno. 

Carlo Barbieri

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