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Verso il ballottaggio

La chiusura di Possamai: «No apparentamenti»

Il candidato sindaco del centrosinistra annuncia: «Non offrirò posti in giunta»
Il candidato sindaco del centrosinistra, Giacomo Possamai
Il candidato sindaco del centrosinistra, Giacomo Possamai
Il candidato sindaco del centrosinistra, Giacomo Possamai
Il candidato sindaco del centrosinistra, Giacomo Possamai

Giacomo Possamai si chiama fuori: «Mi sottraggo dal mercato delle vacche a cui stiamo assistendo in queste ore: non farò apparentamenti e non offrirò posti in giunta. È una questione di rispetto verso i cittadini». Il candidato sindaco del centrosinistra, protagonista dell'impresa di chiudere il primo giro di giostra delle Comunali in vantaggio rispetto al sindaco uscente Francesco Rucco, chiude i giochi. Ma agli esclusi del primo turno, nello specifico a Claudio Cicero, Lucio Zoppello ed Edoardo Bortolotto, Possamai apre comunque un portone: «Alle forze che in campagna elettorale hanno espresso idee simili alle nostre lancio un invito trasparente: lavoriamo assieme sulle sfide amministrative che abbiamo davanti».

Le due dichiarazioni sono contraddittorie? No, non lo sono. In politichese apparentamento e accordo non sono la stessa cosa. Con Possamai, dunque, che ovviamente guarda al bacino elettorale dei tre esclusi e tende loro la mano per un'intesa ma senza patteggiamenti. Perché al di là dell'apparentamento o meno, che per altro anche ci fosse non cambierebbe la composizione del consiglio visto che le lista di Cicero, Zoppello e dei Cinque Stelle hanno preso meno del 3 per cento, il concetto su cui punta Possamai è un altro è sta in quel «non offrirò posti in giunta». Infrangendo quello che è un vecchio cliché della politica che tra il primo turno e il ballottaggio diventa spesso teatro di aste al rialzo. È su questo che Possamai vuole indirizzare il messaggio. Ed è su questo che vuole marcare la differenza rispetto all'altra parte: «Vicenza sta vivendo una surreale campagna acquisti, con i disperati tentativi del sindaco uscente di promettere a destra e a manca posti in giunta. Io invece non intendo farmi legare le mani dalle logiche della vecchia politica perché voglio essere un sindaco libero».

Di certo in queste ore i telefoni sono bollenti: Cicero e Zoppello, ad esempio, sono stati contattati da entrambe le parti. Trattative in corso su cui dovrebbe vigere il massimo riserbo. Ma in questi casi il riserbo è una pia illusione. Si sa ad esempio che il sindaco uscente Rucco avrebbe promesso a Zoppello il ruolo di commissario ad acta sulla Tav e a Marco Lunardi, il più votato della lista di Zoppello Rigeneriamo Vicenza, quello di assessore. Mentre a Claudio Cicero, emissari di centrodestra, avrebbero ventilato un ritorno in giunta ma anche un ruolo ministeriale legato alla Tav.

Tutti e tre, Cicero, Lunardi, e Zoppello, sono stati assessori di Rucco e sono stati licenziati dallo stesso sindaco. Adesso però, nonostante le asprezze e i veleni che hanno contraddistinto i rapporti fino a pochi giorni fa, si cerca di riportarli a casa per recuperare un po' di voti. E questo offre il la a Possamai: «È indecoroso che il sindaco uscente e i suoi alleati promettano mari e monti agli stessi soggetti che hanno malamente cacciato dalla giunta per soddisfare gli appetiti e le richieste dei partiti romani. E sarebbe strano - aggiunge Possamai - che con questi trascorsi e visto che anche loro in campagna elettorale hanno sostenuto come noi la necessità che la città cambi passo rispetto all'era di Rucco ci fosse un qualche avvicinamento». Si vedrà.

Altrettanto evidente è quel bottino elettorale e quello dei Cinque Stelle, tutti insieme hanno preso il 6,93 per cento, fa gola anche a Possamai: «Anche noi cerchiamo convergenze, ma lo facciamo sulla base del programma, delle proposte, delle idee, non delle poltrone. Con loro su diversi fronti ci sono idee comuni e tutti e tre rappresentano competenze importanti. Il mio invito è franco: lavoriamo assieme su ciò che serve alla città». E in concreto che ruolo ci potrebbe essere per loro? «A vario modo possono essere coinvolti nella vita amministrativa», è la risposta sibillina. Rimane però un'incognita: nel caso di una convergenza Possamai pensa di intercettare i voti di Cicero e Zoppello che in parte sono di centrodestra? «Chi ha votato Cicero e Zoppello non ha voluto votare Rucco e questo è un elemento. Ma l'altro è che noi parliamo con tutti, la nostra proposta parla a tutti vicentini e infatti siamo andati bene in quartieri che alle Politiche hanno votato centrodestra. È segno che le persone hanno capito che la partita riguarda Vicenza e la bontà delle proposte per Vicenza».

Roberta Labruna

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