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Viaggio nei quartieri

Il tour in centro storico tra negozi abbandonati e poca cura del decoro

Molti commercianti lamentano il problema di negozi chiusi e mancanza di parcheggi. E in centro non è raro imbattersi in comportamenti incivili
In centro storico molti commercianti lamentano il problema di negozi chiusi e mancanza di parcheggi
In centro storico molti commercianti lamentano il problema di negozi chiusi e mancanza di parcheggi
In centro storico molti commercianti lamentano il problema di negozi chiusi e mancanza di parcheggi
In centro storico molti commercianti lamentano il problema di negozi chiusi e mancanza di parcheggi

Un occhio al decoro, anche in chiave turistica, un altro all'accessibilità. Il viaggio tra i quartieri in vista del voto passa per il cuore della città, dove vivono e transitano ogni giorno migliaia di persone. Anche la zona più centrale di Vicenza partecipa al mini sondaggio per mettere a fuoco le criticità e gli aspetti da migliorare in questo spazio urbano. Il più delicato e pregiato per la presenza dei tesori artistici e architettonici. Investito anche di una grande responsabilità: rappresentare il biglietto da visita del capoluogo.

Lo sa bene Daniela Vettori, artigiana orafa, titolare dell'omonimo negozio sotto la Basilica palladiana: «Quali sono le carenze del centro? Come commerciante, noto che ci sono ancora tanti negozi sfitti. Il Comune dovrebbe intervenire imponendo ai proprietari di pulire gli spazi e renderli decorosi, magari attraverso dei cartelloni pubblicitari». Tra le richieste, anche «una maggiore illuminazione lungo le gallerie» del monumento palladiano, mentre «sotto gli archi del loggiato per fortuna sono stati ripristinati i punti luce».

Anche nel salotto buono della città, inoltre, «non è raro imbattersi in alcuni comportamenti inaccettabili - conclude l'imprenditrice -. Proprio di recente un uomo, in pieno giorno, ha urinato sulle colonne della Basilica, nonostante qui vicino ci siano i bagni pubblici».

Dai posteggi alla vitalità del centro

Poco più in là, in contra' Muscheria, Michela Zerbato, titolare di Pelletterie Gastone, al nuovo sindaco chiederebbe «di migliorare la situazione dei parcheggi. Sono pochi e troppo costosi. In altre città, come per esempio a Padova o a Ferrara, si paga molto meno. Inoltre, perché non utilizzare piazza Duomo per la sosta delle auto?». Dai posteggi alla vitalità del centro: «Servono attività - prosegue la negoziante - per richiamare le persone». 

Il tema sicurezza

Ma c'è anche il tema della sicurezza: «Noi abbiamo deciso di chiudere l'entrata che affaccia su contra' Pescherie Vecchie. Il centro storico negli anni è peggiorato, qui dopo le 9 di sera non gira quasi più nessuno, hanno paura».

Tornando ai parcheggi, Cristina, che preferisce non rivelare il cognome, ha le idee chiare: «Io vivo in centro e la prima cosa che chiederei alla nuova amministrazione è quella di togliere le auto, allargando la Ztl ed eliminando aree di sosta come park Matteotti e park Fogazzaro, naturalmente organizzando un servizio di trasporto con navetta verso il centro».

Spazio alle bici

Spazio, invece, alle bici: «Ma servono più rastrelliere». La residente punta poi il dito sulla pulizia: «Perché non far pagare una specie di cauzione agli avventori dei bar per i bicchieri, per evitare che qualche maleducato abbandoni in giro i rifiuti?».

La pulizia è il tema sollevato anche da Elisa Salvetti, titolare della cartoleria Marangoni, che sottolinea il problema «dell'invasione dei piccioni e dei negozi sfitti lasciati andare, tra sporcizia e degrado». Mentre la pensionata Silvana Soli mette al centro «la manutenzione di marciapiedi e strade, sono un disastro. Io abito vicino a ponte degli Angeli, ora stanno sistemando la pavimentazione, ma ci sono altri punti da riparare». Non solo: «Mi piacerebbe che si intervenisse anche sugli edifici abbandonati per non far apparire la città decadente. Il centro è molto cambiato nel corso degli anni; una volta c'erano tanti bei bar e negozi, ora bisogna accontentarsi, ma l'importante è che tutto sia tenuto in ordine».

Laura Pilastro

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