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Il confronto

Elezioni Comunali a Vicenza 2023: le categorie economiche "al voto". Intesa sull'università e scintille sui market

Confindustria, Coldiretti, Ascom e Confartigianato hanno "interrogato" i candidati Rucco e Possamai su rigenerazione urbana, parcheggi, comunità energetiche e istruzione
Al centro congressi Possamai e Rucco si sono confrontati nella sala Fraglie di Confartigianato (COLORFOTO)
Al centro congressi Possamai e Rucco si sono confrontati nella sala Fraglie di Confartigianato (COLORFOTO)
Al centro congressi Possamai e Rucco si sono confrontati nella sala Fraglie di Confartigianato (COLORFOTO)
Al centro congressi Possamai e Rucco si sono confrontati nella sala Fraglie di Confartigianato (COLORFOTO)

Quattro categorie economiche per due candidati. Quattro domande sottoposte a Francesco Rucco, sindaco e candidato del centrodestra, e Giacomo Possamai, candidato del centrosinistra, in vista del ballottaggio. Ambiente, commercio, parcheggi, università tra i temi toccati.

Coldiretti

«Quali possibilità di sviluppo, collaborazione e tutela sono previste per l'agricoltura e gli agricoltori?».

Possamai: «Il tema della manutenzione del territorio e del ruolo dell'agricoltura in una delle regioni in cui il consumo di suolo è stato più imponente, è importantissimo. Ed è importante che la città capoluogo ne sia consapevole. Il Comune può esercitare un ruolo determinante nei rapporti con Provincia e Regione. C'è poi un altro tema. Negli anni non si è mai praticata realmente l'idea di una città che si pensi come unica con i comuni contermini, per esempio nella programmazione urbanistica. L'agricoltura ha un ruolo determinante per la città anche dal punto di vista economico; penso al mercato ortofrutticolo e al fatto che Vicenza debba investire su quel fronte. Sappiamo, però, che al momento la città ha perso 10 milioni di euro del Pnrr per la sua riqualificazione, c'è un ricorso pendente».

Rucco: «Nel piano interventi 2013, con Variati, erano stati approvati piani urbanisti per 380 mila metri cubi di edificazione e 32 ettari di uso di suolo, che abbiamo stralciato; e abbiamo lavorato sulla variante al Pi con una previsione di 100 mila metri cubi di recupero di immobili in degrado. All'ex Siamic pensiamo a un mercato coperto per prodotti a chilometri zero. Sul mercato ortofrutticolo c'è stato un errore da parte di un collaboratore. Avrei potuto fare un procedimento disciplinare ma è lo stesso che ha aiutato a ottenere 60,5 milioni per altri 78 progetti. Abbiamo fatto un ricorso al Tar, che lunedì ha fissato l'udienza per il merito al 31 maggio. Detto poi che oltre ai 10 milioni Pnrr, ne servivano altri 6».

Confcommercio

«La città sarà interessata da forti stravolgimenti con Tav e Brt. Quale strumento si intende adottare per una visione complessiva? Quali politiche di rigenerazione urbana per tutelare la rete commerciale nei quartieri, a cominciare dal tema parcheggi?»

Rucco: «Abbiamo individuato nuove regole che bloccano la vera causa dei supermercati a Vicenza. Cioè normative urbanistiche nate attraverso il regolamento del piano degli interventi del 2013 combinato con la legge regionale del Piano casa, fortunatamente scaduta, che permettevano l'apertura di un supermercato di 1.500 metri quadri con una domanda autorizzativa, senza passare per giunta o Consiglio. Questo ha portato a uno sviluppo soprattutto lungo gli assi primari e alla cessazione di attività di vicinato. Abbiamo inserito nel nuovo PI norme che vietano l'apertura della grande distribuzione lungo questi assi. Una delibera già impostata, che prevede il voto del Consiglio. Bisognerà pensare anche a contrastare la grande distribuzione favorendo norme relative al commercio di vicinato. Ad esempio con stalli a sosta breve e più sono strisce bianche, meglio è; ma anche con il recupero dell'ex Macello e l'ampliamento del Fogazzaro. Nel 2017 col filobus nessuno aveva pensato ai parcheggi, noi abbiamo individuato isole di sosta».

Possamai: «Va fatto un grande masterplan, un ragionamento strategico sul futuro della città perché troppe sono oggi le aree abbandonate. Determinante la questione dei parcheggi, in centro storico e nei quartieri. La nostra proposta per il centro è l'abbattimento del capannone all'ingresso di park Fogazzaro, per recuperare 100 posti auto. Inoltre, non sono contrario all'ipotesi di verificare se si riesce a fare un piano interrato a park Canove, dentro il progetto dell'amministrazione uscente che, se fa cose giuste, questo va riconosciuto. Per i quartieri, l'idea è di stringere accordi pubblico-privati per il recupero degli ex distributori di carburante, destinandoli alla sosta. Sui supermercati Rucco dice una cosa inesatta. La vera ragione per cui abbiamo un profluvio di aperture, è una legge regionale sbagliatissima che va cambiata. Con la collega consigliera regionale Ostanel ho presentato un progetto di legge per tornare all'autorizzazione dei Comuni per la media distribuzione».

Confartigianato

«La posizione sulle comunità energetiche? Ci saranno ambiti e spazi di collaborazione?»

Possamai: «Vicenza è una delle città più inquinate d'Europa. Per noi le comunità energetiche sono una sfida straordinaria e dobbiamo porci come città pilota. Abbiamo lanciato l'idea di un progetto pilota a park Cricoli. Bisogna che il governo faccia presto con i decreti che mancano. Sulla sicurezza idraulica, il Veneto ha fatto molte cose, dopo il 2010 il piano D'Alpaos è stato applicato per un terzo, il che vuol dire quasi un miliardo di euro; nel Vicentino abbiamo visto interventi importanti, ma ne mancano altri. Vicenza è più sicura, ma non è sicura».

Rucco: «Agsm Aim ha proposto al Comune un project ora in esame per la riqualificazione energetica di 92 edifici comunali e ha avviato l'installazione di 100 colonnine di ricarica elettrica in tre anni. Abbiamo incaricato un esperto che sta individuando delle aree pubbliche dove creare delle comunità energetiche e con Amcps si sta lavorando per spostare la sede agli ex magazzini generali, dove far sorgere anche una comunità energetica. Sulla sicurezza del territorio è stato fatto molto, col bacino di Caldogno, il bacino di viale Diaz e i lavori lungo gli argini. La città è sicura al 100 per 100? No, ma in gran parte».

Confindustria

«Cosa e come intendete sviluppare il tema Vicenza Città Universitaria? Aspetti che vanno poi armonizzati anche con altri progetti formativi paralleli, in particolare gli Its»

Rucco: «Dopo Design industriale e Management sportivo, si sta lavorando con Verona per un nuovo corso legato a medicina. Sono stati attivati 62 posti letto a Monte Berico con fondi Pnrr, abbiamo convenzionato l'ostello della gioventù e attendiamo San Silvestro da Regione e Esu. L'obiettivo è 10 mila universitari, creando un legame ancora più forte tra facoltà e imprese. Stiamo lavorando a una permuta con il Demanio per uno studentato nell'ex carcere a San Biagio, e sulla nuova biblioteca all'ex tribunale, con aule studio a palazzo Costantini. C'è una corsia preferenziale per gli interventi edilizi per alloggi per studenti, come nell'ex procura».

Possamai: «Proponiamo di creare un polo fisico degli Its. Quanto all'università, è una delle grandi leve di sviluppo rimaste. Occorre puntare anche sugli studentati. Oggi Vicenza ha 5 mila universitari, ma sfido chiunque a dirmi che ci siamo accorti che sono aumentati così tanto: oggi uno studente entra in facoltà, fa quello che deve fare e poi va via. Se non ha un posto dove dormire, una mensa, aule studio che non siano dentro l'università o in biblioteca, non può che essere così. Una città che sta invecchiando deve capire che gli studenti, che speriamo diventino 10 mila, sono un pezzo di futuro. Sulla nuova biblioteca, se la progettazione è sostenibile, non c'è motivo per tornare indietro».

Alessia Zorzan e Laura Pilastro

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