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Verso l'adunata

Una sezione da 21 gruppi per la Valle dell’Agno

L’Associazione nazionale alpini si costituì a Valdagno nel 1929 con un centinaio di iscritti anche di Recoaro Oggi conta oltre tremila membri e vanta un’organizzata e strutturata squadra di protezione civile con 120 volontari Iniziative di carattere ambientale e storico-didattico sistemando i sentieri e accompagnando le scolaresche
Sfilata Le penne nere di Valdagno a Udine FOTO ROLLISezione Gli alpini inquadrati davanti alla sede alla “Casetta dei nani” a Palazzo Festari   G.Z.
Sfilata Le penne nere di Valdagno a Udine FOTO ROLLISezione Gli alpini inquadrati davanti alla sede alla “Casetta dei nani” a Palazzo Festari G.Z.
Sfilata Le penne nere di Valdagno a Udine FOTO ROLLISezione Gli alpini inquadrati davanti alla sede alla “Casetta dei nani” a Palazzo Festari   G.Z.
Sfilata Le penne nere di Valdagno a Udine FOTO ROLLISezione Gli alpini inquadrati davanti alla sede alla “Casetta dei nani” a Palazzo Festari G.Z.

Giorgio Zordan Una storia iniziata 95 anni fa. È quella della sezione di Valdagno dell’Associazione nazionale alpini costituitasi nel 1929. Importante il ruolo svolto dal commendator Ugo Nizzero, personaggio eclettico, ideatore di altri importanti eventi come la Chiamata della Primavera, la Tavolata tricolore con i reduci della Grande Guerra, e l’attività della Sep. Nizzero il primo agosto 1929 ricevette una lettera firmata dal presidente nazionale, all’epoca Angelo Manaresi, in cui si leggeva: “Le comunico che il Consiglio direttivo dell’Ana ha nominato presidente di codesta sezione il capitano Carlo Pizzati”. I primi iscritti superavano il centinaio, comprendendo anche soci di Recoaro. Oggi alla guida dell’associazione c’è Enrico Crocco.

«Alla data del 31 dicembre 2023, la sezione - racconta il presidente Cracco - può contare su 21 gruppi (Valdagno, Altissimo, Brogliano, Campotamaso, Castello, Castelgomberto, Castelvecchio, Cerealto, Cereda, Cornedo, Maglio di Sopra, Trissino, Massignani Alti, Montepulgo, Muzzolon, Novale, Piana, Ponte dei Nori, Recoaro Terme, San Quirico, Valle di Castelgomberto), con un totale di circa 3.100 iscritti. Tra i soci vanta ben 13 medaglie d’argento al Valor militare, 39 decorati della guerra 1915-1918 e 32 decorati del conflitto 1940-1945».

Il 1976, con le due terribili scosse di terremoto in Friuli, segnò un’altra data fondamentale per l’evoluzione della sezione delle penne nere valdagnesi. La solidarietà degli alpini si organizzò in modo permanente attraverso la costituzione della protezione civile Ana della sezione, che oggi può contare su un notevole parco mezzi e sul volontariato di circa 120 alpini guidati da Marco Franceschetti. Innumerevoli sono stati da allora gli interventi non solo nel territorio locale, ma anche in varie regioni d’Italia e addirittura all’estero in occasioni di calamità.

Valdagno. Il vessillo sezionale in sfilata G.Z.
Valdagno. Il vessillo sezionale in sfilata G.Z.

Ma l’attività della sezione spazia a 360 gradi. «Nel 1993 - elenca il presidente Crocco - sono state recuperate le fortificazioni del passo di Campogrosso ed è stato creato un anello storico soggetto a periodica manutenzione e ancor oggi frequentatissimo da turisti di tutte le età. Nel 2000 è stata ufficializzata la costituzione del Centro studi con lo scopo di dare un supporto storico culturale alle attività tradizionali e ai vari interventi realizzati dalla sezione e dai gruppi. Tra le varie opere che hanno impegnato gli alpini della Valle dell’Agno, in un servizio costante a favore della comunità, vanno segnalati la costruzione della sala polivalente “Gino Soldà” a Campogrosso, inaugurata il 3 settembre 2000, e la ricostruzione del comando della batteria sul Monte Civillina durante la Grande guerra, ultimato nel 2005. In questi anni, la collaborazione con le amministrazioni comunali si è perfezionata attraverso la stipula di apposite convenzioni che hanno visto numerosi gruppi di penne nere impegnati in interventi di pulizia e recupero di vecchi sentieri, in lavori di costruzione di piste ciclabili o di manutenzioni stradali».

Non manca inoltre l’impegno nel sociale in senso stretto, impegno assai caro alle penne nere e che rappresenta una delle loro principali finalità «La sezione, attraverso i suoi gruppi, è presente nella raccolta di fondi per la ricerca scientifica nella lotta contro i tumori attraverso la vendita, ormai tradizionale, di colombe o di stelle di mandorlato nelle piazze dei diversi paesi. I vari gruppi, inoltre, hanno istituito un proprio fondo di solidarietà alimentato dai soci da destinare a persone in difficoltà (la somma raccolta è poi raddoppiata dalla sezione) o a presidi sanitari. Alcuni anni fa è stato ad esempio donato un sollevatore all’ospedale di Valdagno. Collaboriamo anche con la Fondazione Banco Alimentare in occasione della “Giornata nazionale della colletta alimentare”».

Sezione Gli alpini inquadrati davanti alla sede alla “Casetta dei nani” a Palazzo Festari G.Z.
Sezione Gli alpini inquadrati davanti alla sede alla “Casetta dei nani” a Palazzo Festari G.Z.

La sezione Ana di Valdagno è promotrice di memoria storica. «Ogni anno organizziamo, in collaborazione con gli istituti scolastici della vallata, una escursione - conclude Enrico Crocco - che sino ad ora ha coinvolto migliaia di alunni, e che è condotta dagli storici Claudio Gattera e Franco Rasia, che sale in vetta al monte Civillina passando per il sentiero Sentinello che segue la mulattiera costruita durante la Prima guerra mondiale e a ridosso della linea fortificata. Nella parte sommitale del monte Civillina è possibile visitare i resti di trincee, baracche e postazioni di artiglieria. Viene anche affrontata la parte mineralogica, curata da Bernardetta Pallozzi, quella archeologica con Mara Migliavacca, quella inerente la flora e la fauna con i carabinieri forestali e con Doriano Fabrinetti».

Il 5 febbraio 1976 ha debuttato con il primo numero il notiziario “Alpini Val dell’Agno”, firmato dall’allora direttore responsabile e colonnello degli alpini, Ottone Menato; la pubblicazione fu poi diretta da Giovanni Luigi Spagnolo quindi da Luigi Centomo, mentre oggi a dirigerla c’è Martino Montagna. La sezione vanta anche un coro (esordio nel 2007), diretto dal maestro Michele Segato, ed un gruppo sportivo sorto nel 1993 su iniziativa di Luigi Cailotto.

La sezione di Valdagno ha una sua sede, voluta tenacemente dall’ex presidente Dino Danieli e ottenuta con la ristrutturazione della “Casetta dei Nani”, in Palazzo Festari. Inaugurata nel 1994 dall’allora presidente nazionale Leonardo Caprioli, è situata nel cuore della città, nel cortile di Palazzo Festari ed è il frutto di una convenzione tra la sezione ed il comune di Valdagno.

Giorgio Zordan