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Da Lepanto ai giorni nostri

Tanti i reparti che portarono il nome “Vicenza”

Oggi al capoluogo berico è intitolato il battaglione del 9° reggimento alpini L’Aquila di stanza nella città abruzzese
L’Aquila Il battaglione Vicenza schierato
L’Aquila Il battaglione Vicenza schierato
L’Aquila Il battaglione Vicenza schierato
L’Aquila Il battaglione Vicenza schierato

Dici Vicenza e pensi agli alpini. Vuoi per il monte Grappa, per l’Ortigara, per il ponte di Bassano, per il Sacrario di Asiago e gli altri tre che assieme campeggiano nello stemma della Provincia, vuoi per il fatto che Vicenza e la sua provincia hanno costantemente alimentato di uomini le truppe da montagna.

Eppure, in ambito militare, il nome della città del Palladio non è legato esclusivamente alla tradizione delle penne nere. D’accordo, tra i più celebri compare indubbiamente il battaglione Vicenza, nelle sue diverse declinazioni, dal primo, nel 1887, all’attuale pedina del 9° reggimento L’Aquila, ma tanti altri sono i reparti che nei secoli hanno portato il nome del capoluogo berico.

Si può partire dal 1571, quando alla battaglia di Lepanto partecipò una galea dal nome “La torre di Vicenza” per scorrere i secoli e trovare nel Risorgimento l’80° reggimento di fanteria austro-ungarico, e contemporaneamente, sul fronte opposto, i Crociati vicentini, la Guardia civica vicentina, il Corpo degli artiglieri vicentini, il Battaglione vicentino.

Pochi anni dopo nasce il 24° reggimento cavalleria, nella Grande guerra c’è una brigata di fanteria su tre reggimenti, poi il raggruppamento artiglieria da trincea Bombardieri del Re, per arrivare tra le due guerre al 142° battaglione camicie nere e a conflitto iniziato al battaglione alpini e alla 156a divisione di fanteria, derivata dalla brigata del 1917, che partecipò alla campagna di Russia.

Venendo ai giorni nostri, l’unica unità a portare oggi il nome Vicenza è un battaglione alpini, che dopo alterne vicende tra chiusure e riaperture, attualmente fa parte del 9° reggimento alpini L’Aquila della brigata Taurinense, con sede nel capoluogo abruzzese, che da qualche anno è strutturato anche come unità da impiegare in caso di emergenze. P.R.