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Il disco

Il ricordo in musica e parole dei Caduti in Russia

Un attaccamento agli alpini declinato in musica, quello che il compositore sossanese d’ adozione Giuseppe Bolla ha rinnovato pubblicando recentemente il terzo cd “La piastrina della steppa” dopo i primi due usciti nel 2015 e 2017 con dodici inedite canzoni degli alpini eseguite da solisti e un coro di cui ha curato i testi assieme ad altri autori e interpretandone anche una, “La ritirata”. «Si tratta di un nuovo omaggio alle penne nere in vista della 95a adunata nazionale a Vicenza del 10, 11 e 12 maggio, un progetto sviluppato ascoltando mio padre Luigi, artigliere alpino che spesso mi coinvolgeva da bambino nei suoi ricordi di combattente nelle zone del Don e di Nikolajewka» spiega Giuseppe Bolla, classe ’48, originario di Monteforte d’ Alpone, nel Veronese, trasferitosi dopo il matrimonio sul finire degli anni Settanta a Colloredo di Sossano. Una passione per la musica coltivata fin da piccolo la sua, fondando a 14 anni il complesso “I ragni” con alcuni amici del paese diventandone chitarrista con repertorio ispirato ai Beatles e all’Equipe 84. Dopo il servizio militare negli alpini a Bolzano collaborò con Giuliano dei Notturni, Rosanna Fratello e Renato dei Profeti e successivamente componendo musica sacra con Beppe Cavani. In occasione della visita nel 2013 con tanti altri alpini ai luoghi di sofferenza in Russia, Bolla sentì il desiderio di esprimere in musica la commozione e la gratitudine verso chi ha sofferto combattendo in quelle terre, pubblicando nel 2015 il primo cd per l’adunata nazionale che si svolse a L’Aquila, cui seguì il secondo nel 2017. «Il titolo non è solo il ricordo della piastrina che permetteva di riconoscere i Caduti, ma anche la presenza viva di quanti non sono più tornati cui va la nostra devota gratitudine» conclude Bolla. F.B.