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Il 10 e 11 maggio

Adunata alpini, Vicenza chiude tutte le scuole. In provincia niente lezioni alle superiori

Saranno i sindaci a firmare apposite ordinanze. Scelta condivisa per decongestionare il lavoro del trasporto pubblico.

Venerdì 10 e sabato 11 maggio tutte le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse a Vicenza, mentre nel resto della provincia le lezioni saranno sospese solo nelle scuole secondarie di secondo grado. Questa la scelta condivisa maturata qualche giorno fa al tavolo organizzativo in prefettura in vista della 95° adunata alpina. Ora saranno i sindaci a dover firmare apposite ordinanze per sancire le decisioni.

Scuole chiuse a Vicenza il 10 e 11 maggio

Ieri (mercoledì 17 aprile), è stata ufficializzata la decisione del Comune capoluogo che attende una folla di centinaia di migliaia di penne nere e simpatizzanti per l'evento: «Come da richiesta della prefettura - si legge nella comunicazione istituzionale - il sindaco ha firmato un'ordinanza che dispone la chiusura di tutte le scuole di Vicenza di ogni ordine e grado, pubbliche e private, compresi gli asili nido, le scuole dell'infanzia, gli istituti universitari e il Conservatorio nelle giornate di venerdì 10 e sabato 11 maggio». La considerazione di palazzo Trissino è che «in occasione dell'adunata nazionale degli alpini la prefettura ha evidenziato che è opportuno riservare il servizio di trasporto pubblico locale alla gestione delle 400 mila presenze previste e che in quei giorni la circolazione delle auto private subirà significative limitazioni».

In provincia stop alle superiori

Al di fuori dei confini del territorio comunale berico, grazie al lavoro di concertazione della prefettura con i primi cittadini, con gli organizzatori dell'adunata, con i vertici della Provincia e di Svt, è stata presa una decisione condivisa, e cioè quella di sospendere per due giorni le lezioni solo nelle scuole secondarie di secondo grado: gli istituti scolastici non saranno chiusi come nel capoluogo e proseguiranno con il loro funzionamento amministrativo, ma i ragazzi non andranno a lezione. Come specificato, i sindaci di ogni Comune vicentino dovranno redigere apposite ordinanze con le indicazioni in cui si capirà quali e quanti istituti vivranno due giorni di pausa dalle campanelle. E questo non è un dettaglio di poco conto.

Parola ai sindaci

C'è una considerazione da esprimere: se è vero che nel capoluogo sarà una serrata scolastica totale e che in provincia invece le limitazioni riguarderanno solo le "superiori", che poi sono quelle che incidono quasi del tutto sull'occupazione degli autobus di Svt, è anche vero che ogni sindaco avrà piena autonomia. In che senso? Se, per esempio, qualche Comune avesse deciso autonomamente di concedere gli ambienti delle scuole elementari, secondarie di primo grado o palestre agli alpini per permettere di ampliare i posti letto per le notti dell'adunata, con altrettanta autonomia, di concerto con le scuole stesse, potrebbe decidere di chiuderle esattamente come nel capoluogo.

Come già spiegato, il significato di questa decisione è quello di alleggerire il più possibile il lavoro ordinario di Svt e dei suoi bus. In questo modo, sarà più semplice riuscire a garantire il servizio mirato per i trasporti pubblici entro i confini cittadini ma anche da e verso Vicenza. Proprio per l'adunata è stato creato un "super biglietto" da dieci euro che sarà valido tre giorni (dal 10 al 12 maggio) che consentirà di utilizzare liberamente e senza limitazioni tutti gli autobus nel territorio provinciale, oltre ai bus navetta.