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La storia

Adunata alpini, i muli in marcia da Bassano a Vicenza / FOTO

di Lorenzo Parolin
La partenza da piazza Libertà con transito sul ponte dedicato alle penne nere. Tappa a Bressanvido e arrivo in città. Il proprietario Serraiotto di Cassola: «Ho provato l'esperienza nel 2012 a Bolzano. Da allora sempre accolto con simpatia»
Il transito dei muli sul ponte degli alpini a Bassano (Foto CECCON)
Il transito dei muli sul ponte degli alpini a Bassano (Foto CECCON)
Adunata alpini, muli in marcia da Bassano a Vicenza (Foto CECCON / TONIOLO)

 "Someggiata" alpina tra Bassano e Vicenza nel ricordo dell'epopea dei muli, fino all'inizio degli anni '90, in servizio al fianco delle penne nere. La propone, ieri (martedì 7) e oggi (mercoledì 8 maggio), l'alpino Aldo Serraiotto, residente a S. Zeno di Cassola e nel '67-'68 in servizio come conducente di animali da soma prima a Boves, nel Cuneese, poi a Bassano, infine in Carnia con la brigata Julia.

La partenza da Bassano

«Siamo partiti da piazza Libertà, a Bassano - spiega - con una prima sosta per le foto sul Ponte, seguendo indicativamente il percorso del Brenta fino a Pozzoleone, per pernottare ieri a Bressanvido, ospiti del locale gruppo Ana». Il plurale si riferisce a Grenoble e Samat, i due muli dei quali Serraiotto è proprietario, ma anche agli amici alpini che hanno condiviso l'avventura: «Ci sono Ettore, Mirko e Alessandro di Enego, poi Vincenzo che arriva dall'Abruzzo e Ferruccio e Giuseppe che seguono in camper. Da qualche anno propongo l'avvicinamento alla sede dell'adunata nazionale con i muli e loro sono sempre della partita».

Quest'anno il percorso da fare a piedi non sarà eccessivamente lungo, giusto una quarantina di chilometri. «Domani sera (questa sera per chi legge, ndr) - riprende Serraiotto - sarò già a Vicenza. A ospitarci, sarà l'istituto Lampertico del quale mi farebbe molto piacere incontrare gli studenti. Vedremo se nei prossimi giorni sarà possibile».

Come una volta...

L'idea di riportare i muli a svolgere il proprio compito militare è nata nel 2012 in occasione dell'adunata di Bolzano. «Ho provato - spiega Serraiotto - e la cosa è piaciuta, alle tante penne nere che ho incontrato, ma anche alle persone che incrociavo lungo il percorso. Da lì, ogni anno mi prendo qualche giorno prima dell'adunata e raggiungo la nostra destinazione come una volta. Condurre i muli, tra le altre cose, mi ricorda la naja, quando accanto alla patente per i mezzi a motore l'esercito ci aveva fatto ottenere anche la qualifica di conduttori di animali da soma». Un binomio, quello tra alpino e mulo, che a casa Serraiotto è ancora una realtà, con i due già citati Grenoble e Samat abituati a stare alla cavezza del loro proprietario. «Per il nostro gruppo è anche l'occasione per ritrovarsi - chiude - e vivere alcuni giorni nel segno della spensieratezza e dell'amicizia».

La presenza dei muli alle adunate, la loro partecipazione alla sfilata suscita sempre grande simpatia e sincera emozione, sentimenti sicuramente suscitati dal ricordo di quella che fu l'epopea di questi animali nel corso dei conflitti mondiali accanto ai combattenti, sul fronte delle Alpi ma anche in quello greco-albanese e durante la campagna di Russia.

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