«No, alla volontà di corruzione»

Una domanda alla collega Claudia Balsamo che, come riferisce in una lettera al giornale, esercita la funzione di "referente per l'educazione alla salute e all'affettività" in una scuola di secondo grado. La cosiddetta "prevenzione delle gravidanze indesiderate e precoci", "limitazione delle malattie veneree" e "comprensione della propria identità", di cui rivendica l'alto valore educativo, consistono forse in un'educazione alla purezza e ...alla castità, uniche finalità degne di una vera scuola, o non piuttosto nella "semplice" istruzione tecnica sull'uso del preservativo", senza alcuna attenzione agli aspetti morali, come da mia pluridecennale esperienza di docente che a tali attività si è sempre opposto? Se a ciò aggiungiamo l'"incontro con i volontari delle associazioni Lgbt del territorio" mi pare che il quadro sia completo. Pertanto, pur non avendo letto la lettera Pino Morandini sintetizzata dalla collega con l'espressione "via l'educazione sessuale dalle scuole", ne condivido in pieno l'assunto, soprattutto perché qui di educativo non c'è nulla ma al contrario, dietro le consuete esaltazioni della "serenità, rispetto e dialogo", c'è solo la volontà di corruzione.Franco Damiani