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«I nostri ospedali
funzionano»

Scrivo per spezzare una lancia a favore della nostra sanità veneta. In questi giorni tg e quotidiani parlano delle vicende negative riguardo i decessi di donne per parto. Sentire e leggere queste notizie, al giorno d'oggi, non è una bella cosa per ogni donna, in quanto non ci si immagina che si possa morire ancora di parto dato che durante la gestazione vengono effettuati molti controlli rispetto ad anni addietro. Tutto questo bombardamento di notizie negative scatena una certa incertezza, in generale, dell'efficienza della nostra sanità. Io voglio, come donna veneta orgogliosa di esserlo, dare un messaggio positivo al servizio sanitario, in quanto sono reduce da un secondo intervento in un nostro ospedale. Tutta l'equipe ( chirurghi, infermieri, operatori ) mi hanno seguita durante la degenza ospedaliera e mi seguono tuttora da esterna, in modo efficace. Posso solo che parlare bene in quanto mi sono sentita sicura e fiduciosa della loro operosità. Da questa esperienza, vissuta in prima persona, voglio credere che tutti i reparti degli ospedali veneti, in genere, siano validi. È giusto elogiare le nostre strutture ospedaliere se funzionano bene perché chi ha lavora lì ha una sensibilità maggiore verso il prossimo. Essere medico-chirurgo, infermiere operatore sanitario non è solo un lavoro per avere un compenso, ma è una missione che non tutti sono in grado di fare. Io vedo in loro degli "angeli" salva vita indispensabili in certe circostanze. Finché una persona è in salute non ha contatti con questo mondo, ma quando la salute viene meno cambiano le priorità della propria vita: guarire, in primis, per se stessi e per la famiglia e poi viene il resto. Mi sento in dovere di dire grazie a questi "angeli" che migliorano e spesso salvano le nostre vite.

Laura Orlando 

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