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«Bacchiglione, il fiume
è quello che noi siamo»

Scorre, come tutti i fiumi, anche il nostro Bacchiglione scorre; talvolta lento, in qualche tratto un po' vivace, creando lievi increspature sull'acqua che riflettono argentee se il sole è incidente al mattino o alla sera.Il Bacchiglione lo troviamo piccolo, piccolo, a pochi chilometri a nord di Vicenza, tra Caldogno e Dueville. Risorgive sono, sparse nella campagna, piccoli laghetti naturali, in mezzo ai campi, se guardi bene, nel fondale limpido, la sabbia si muove, come se ci fosse qualcosa di vivo sotto, ma è solo acqua, acqua limpida che sgorga naturalmente dal terreno. Se guardi dall'alto, tutte queste pozze, creano piccoli rivoli d'acqua che si uniscono fra loro e fanno nascere il nostro fiume.Siamo a 10, forse 12 chilometri da Vicenza, li l'acqua è limpida, fresca d'estate e tiepida d'inverno, è acqua di risorgiva, la sua temperatura è quella del sottosuolo.Un chilometro, forse neppure, il Bacchiglione incontra un suo cugino, che arriva da un po' più da distante. E' il Timonchio, che in questo periodo è un po' disturbato dai grandi lavori del bacino di esondazione. Solitamente, in primavera, con il disgelo, si ingrossa di acqua biancastra, fredda, come a ricordare la neve da cui arriva. Normalmente è un rigo d'acqua, ma è già corrotta, lascia un segno nero sui sassi bianchi, noi, il nord-est industriale, siamo già riusciti a mettere la firma.Da Vivaro in giù sono già una cosa unica, il Bacchiglione mescolandosi con il Timonchio ha perso la sua verginità, e così, uno scarico fognario, un canale scolmatore, le acque reflue delle strade adiacenti, non lo perturbano più di tanto. Velocemente arriviamo a Polegge, località "Livelon". La spiaggia di Vicenza, la chiamavano; forse i più vecchi si ricordano del signor Geremia, che, in quelle acque, vi entrava fino alle ginocchia, per rinfrescarsi dalla calura estiva. Il "Livelon" è lo spartiacque per i Vicentini: ci sono quelli per i quali il "Livelon" è una meraviglia alle porte della città; e quelli per cui il "Livelon" è una fogna dove ti prendi brutte malattie.E così ci siam divisi: la maggioranza ha deciso per la fogna; il fiume ha già la sua etichetta, additato a canale scolmatore, non ci si può fare nulla. È inquinato, è sporco, quando esonda porta danni e distruzione. Se passi sopra uno dei tanti ponti che attraversano il nostro Bacchiglione, meglio tirare diritto, non guardarlo, se lo ignori non è più un problema.E' proprio questo il punto, il fiume è quello che noi siamo. In 10 chilometri dalla sorgente è già quel malato grave, che l'articolo di Alessandro Mognon descrive in modo così impietoso.Se passate sopra un ponte, fermatevi un minuto, guardate l'acqua scorrere, vedrete sporcizia, topi e nutrie, è vero, ma anche aironi, gallinelle d'acqua, piccoli uccelli. Poi, se siete proprio fortunati, potete vedere gli atleti del Canoa Club Vicenza ASD, che quasi giornalmente si allenano in fiume, lo vivono, lo rispettano, è la loro palestra, e si rattristano quando trovano qualche sacchetto dell'immondizia, che galleggia nell'acqua, gettato da quanti preferirebbero che il fiume non ci fosse. Incrementiamo le file di coloro che lo apprezzano: c'è ed è nostro, miglioriamolo, e vedrete che torneremo a tuffarci dentro!

Claudio Cecconi

Canoa Club Vicenza ASD 

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