We Are Lane

Vicenza, tutto è possibile se i giocatori supereranno i propri limiti

Al via i playoff: otto gare in un mese con la finale del 18 giugno nel mirino

Fino alla fine. Otto gare in un mese con la finale del 18 giugno nel mirino. Un torneo a se stante con tutte le incognite del caso, ma se accade che Milan e Inter si siano giocate una finale di Chiampions, tutto può succedere. La domanda che però i tifosi si fanno è un'altra.

Come fa una squadra che per un campionato intero ha mostrato lacune gravi (atteggiamento, personalità, fase difensiva), a guarire ad un tratto dai suoi mali? Eppure c'è chi come Dan Thomassen risponde che molto è cambiato da quella convalescenza. Il danese visto ieri in conferenza stampa, è sembrato sereno e concentrato perché sa di aver fatto tutto quello che bisognava per rimettere in vita un gruppo malato. Il suo è stato un lavoro di fioretto, di grande equilibrio, immettendo dosi leggere ma costanti di autostima nello spogliatoio come il sale nello spezzatino.

Leggi anche
Playoff Serie C, il tabellone completo: risultati, squadre, date, regolamento

Questo poteva fare il tecnico danese, perché il resto adesso lo deve fare la squadra. In ballo non ci sono solo i playoff di un intero club ma anche e soprattutto il futuro calcistico di molti interpreti. Vincere o perdere, andare in B o restare nell'inferno della C, è un bivio nelle carriere di tanti big di questa squadra e questo dovrà provocare una reazione in campo a quei giocatori che hanno dato meno del previsto. Ecco perché i playoff li vinceranno o meno, prima di tutto i giocatori, i singoli.

Non ci sono più alibi e i divani da psicologo sono finiti. Quello che non sono riusciti ad essere in 9 mesi, Ronaldo e compagnia, lo dovranno diventare in trenta giorni. Ci sono tutte le premesse, tecniche, fisiche e ambientali per dare una svolta a questa maledetta stagione, tutti consapevoli che l'avversario più duro da battere per il Vicenza, è il Vicenza stesso. Buon viaggio Lane.