Si torna a vincere dopo quattro partite, l’ultima gioia è datata 6 marzo a Vercelli. Alla terza gara da mister Thomassen porta a casa tre punti importanti, non tanto per la classifica ma per l’ambiente che trova almeno una squadra che soffre e batte il Trento pericoloso solo in due occasioni, quando cioè Cappelletti pasticcia un po’. La curva torna a cantare con entusiasmo e gli applausi coprono il ricordo dei fischi di una settimana fa. Insomma c’è vita su Marte, su quel pianeta Lane che fino ad una settimana fa era più buio dei buchi neri dell’universo. Chissà che la scintilla evocata dal tecnico per accendere il Vicenza sia davvero scoppiata.
E sì che la giornata in casa Vicenza era partita già con la tensione di ordinanza, uno striscione della Crew della curva Sud invitava senza mezzi termini il ds Balzaretti e il dt Vallone a lasciare Vicenza. E non è un mistero che la valutazione della società sull’operato dei due sia all’ordine del giorno.
Il Vicenza non subisce gol, non accadeva dal 22 gennaio con l’Albinoleffe in casa e questo è il frutto di una compattezza di squadra che il mister Danese ha trovato con pazienza e inculcando cose semplici nella testa dei giocatori. La vittoria ha il senso della ripartenza guardando al domani ma già in casa della Pergolettese ci sarà da faticare. E allora ai tanti bambini che al Menti indossavano la sciarpa biancorossa accompagnati dai papà, in un atto di fede encomiabile, raccontiamogli che c’è vita su Marte con o senza marziani. E che una nuova scintilla può anche illuminare questo Vicenza.