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We Are Lane

Vicenza-Padova, super sfida con tre insidie. Ma i Modesto boys ora sanno come fare

Domenica al Menti contro i biancoscudati assenze pesanti come Pasini, Ronaldo e Greco. Un clima partita da ritrovare dopo la sosta e le voci di mercato, gli ostacoli da superare.

Il dibattito tutto interno alla tifoseria, se questo sia il vero derby per il Vicenza o un derbyno (posto che il vero derby resta quello con l'Hellas), per un attimo lascia il posto ad altre questioni ben più strutturate. Quella contro il Padova è una sfida da sempre sentita dalle due tifoserie e ha sempre rappresentato uno spartiacque del campionato. Per un breve periodo lo è stato anche per il Padova quando il 10 settembre scorso vinse per 2-1 con uno stadio Euganeo impegnato a inveire contro Ronaldo, reo secondo la tifoseria biancoscudata, di aver tradito la causa sotto il Santo. Da quella vittoria in poi, il Padova realizzò un filotto di risultati utili che lo portarono a ridosso della vetta. Ora però sono 10 i punti che separano la squadra dell'ex Torrente dai Modesto Boys, rigenerati da una identità di gioco e da organizzazione in campo.

La sosta natalizia

Nel mese e mezzo della gestione Modesto, il Lane ha vinto in campionato sei volte e pareggiato in due occasioni, oltre a battere Rimini e Viterbese in coppa. La squadra ha praticamente giocato due volte a settimana, trovando prima di tutto fiducia e autostima e superando le assenze con le buone prove di tutti i componenti della rosa fatti ruotare dal mister calabrese. Insomma un'inerzia positiva, un'abitudine a stare sempre sul pezzo. Ma siccome la Lega Pro non è la Premier League dove si gioca sempre, il Vicenza si è fermato e tornerà in campo proprio con il Padova dopo due settimane in assenza di adrenalina e clima partita. Battere "le galline padovane" avrebbe un doppio risultato, di classifica e di morale della truppa che deve affrontare un 2023 in cui si gioca tutto. Vincere al Menti, davanti a quasi 11mila persone, potrebbe aprire la strada verso una corsa esaltante. Ma molto dipenderà dalle condizioni fisiche e mentali con cui la squadra si presenterà al fischio d'inizio di una partita che diventa fondamentale.

Il mercato

Tenere insieme un gruppo e preservarlo dalle tensioni interne ed esterne è forse il lavoro più duro che deve affrontare un allenatore. Francesco Modesto da quando è arrivato non solo ha resettato con il passato (sistema di gioco e scorie da spogliatoio), ma ha soprattutto annullato le gerarchie. Anche se l'equazione "uno vale uno" lascia il tempo che trova, certo è che nessuno oggi ha il posto sicuro in squadra. Ma il mese di gennaio è sempre complicato: con la finestra di mercato infatti si susseguono voci di interessamenti da altre squadre, calcoli sui contratti in scadenza, sirene legate a nuovi fatali arrivi e partenze. Allora Modesto, ma tutta la società, dovrà essere brava a proteggere il gruppo da tante e tali distrazioni. Quello che conta è battere il Padova, tre punti al Menti valgono più di un nuovo arrivo o di una partenza per altri lidi.

Gli assenti

Vincere domenica, farlo senza due pilastri di questa squadra come il jolly Greco e il difensore rinato Nicola Pasini, ma senza anche l'acciaccato Ronaldo che salterà per la seconda volta la sfida col Padova. Non sarà facile rimpiazzarli, ma tecnico e giocatori sanno come fare. Probabile l'utilizzo di Cappelletti in difesa e l'impiego di Begic a sinistra anche se Modesto ci ha abituati a tante sorprese di formazione.

Eugenio Marzotto

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