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We are Lane

Vicenza nel caos: spogliatoio rovente, ora tocca a Modesto

Dopo lo sfogo di Renzo Rosso il Cda si è compattato per uscire dalla crisi
La squadra è in ritiro nella struttura di Veronello. Un resort con campi da calcio che fu sede del Chievo
La squadra è in ritiro nella struttura di Veronello. Un resort con campi da calcio che fu sede del Chievo
La squadra è in ritiro nella struttura di Veronello. Un resort con campi da calcio che fu sede del Chievo
La squadra è in ritiro nella struttura di Veronello. Un resort con campi da calcio che fu sede del Chievo

Come curare una squadra così fragile? Cos'è successo dopo la pausa natalizia e gli undici risultati utili di fila? Perchè questo gruppo è così svuotato? Più di un tecnico ci vorrebbe uno psicanalista ma certamente qualcosa si è rotto dentro lo spogliatoio del Vicenza, dentro una squadra senza leader.

La sensazione comune è che non ci sia un unico grande problema da risolvere, piuttosto tanti piccoli problemi che messi insieme formano un gigante così forte da diventare il "male oscuro".

Il ritiro

E allora da ieri tutti in ritiro alla struttura di Veronello vicino al lago di Garda, un resort con campi da calcio che fu centro sportivo del Chievo. Tutti, staff e giocatori soggiorneranno lì una settimana in vista della partita contro il Renate di sabato prossimo al Menti con inizio alle 17,30. Un ritiro a cui si unisce il silenzio stampa indetto dalla società proprio per concentrarsi al massimo. Ma di solito un ritiro si organizza anche per ricreare quel clima da spogliatoio utile per trovare compattezza di squadra. Una compattezza che sembra svanita dentro e fuori il campo. Tensioni nel gruppo ce ne sarebbero, quasi "fisiologici" vista la situazione. Giocatori infuriati per le mancate prestazioni, per le sconfitte, per un passaggio sbagliato o per la mancanza di carattere in campo con accuse reciproche. Insomma, uno spogliatoio rovente, figlio dei risultati che non arrivano e di una pressione con cui i giocatori non sanno convivere.

Tutti in discussione

«Il capo sono io e mi prendo tutte le responsabilità». Queste le parole di mister Modesto dopo la gara di Busto Arsizio. Il tecnico ora ha il difficile compito di ricostruire il vaso fragile, rotto in tanti pezzi. Sapendo che il suo destino è figlio dei risultati. Il ruolo che ha e la responsabilità che si è preso («farò uscire il calabrese che è in me»), lo porta naturalmente a diventare il parafulmine di una situazione complessa. Ed ecco perchè se con il Renate non arrivasse una vittoria, il tecnico di Crotone potrebbe essere esonerato.

Renzo Rosso e il Cda

Sempre ieri mattina, il patron del Vicenza insieme ai componenti del consiglio d'amministrazione ha affrontato le questioni del momento. Per ora RR resta in sella, il Cda è stato perentorio nel sostenere Mister Diesel, rinfrancato sembra, anche dai tanti messaggi ricevuti dai tifosi che lo esortavano a non mollare. «Io ce l'ho messa tutta, adesso tocca a loro», ha ribadito. Come dire che le responsabilità di questo momento vanno tutte cercate nell'area tecnica e nella squadra prima di tutto. E adesso lavoro... in silenzio, alla ricerca della serenità perduta.

Eugenio Marzotto

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