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Saloon Menti da serie C. L'errore fatale da evitare

Baldini trattenuto a fatica dal suo staff dopo un fallo su Begic
Baldini trattenuto a fatica dal suo staff dopo un fallo su Begic
Baldini trattenuto a fatica dal suo staff dopo un fallo su Begic
Baldini trattenuto a fatica dal suo staff dopo un fallo su Begic

Il giovane arbitro Luka Meta della sezione "Bertoli" di Vicenza, questo sabato di agosto se lo ricorderà per un po' di tempo. Da luglio è diventato arbitro effettivo, una promozione che gli ha concesso di entrare nel prato del Menti e dirigere due risse, estrarre altrettanti cartellini rossi e nel frattempo arbitrare (bene) una partita amichevole scorbutica, piena di falli, proteste e così via. Insomma una bella palestra. L'arbitro vicentino ha inviato il referto arbitrale al giudice sportivo che adesso deciderà cosa fare con Baldini e l'ineffabile Santini, attaccante di provincia già noto a Padova per le sue provocazioni e che sabato ha deciso di provocare i pochi presenti in Curva Sud dopo il rigore al 91'. Ma nonostante un clima da Saloon, indicazioni interessanti arrivano anche dalla partita di ieri. Prima di tutto le parole dell'allenatore Francesco Baldini che alla fine del match non solo ha chiesto scusa, ma ha voluto dare un messaggio alla sua squadra, è come se avesse detto: «Il mio gesto contro Laverone dimostra il temperamento che bisogna avere. Serve gente così». Non credo che intendesse che serve gente a cui parte l'embolo come abbiamo visto l'altra sera, piuttosto giocatori che lottino per questa maglia, non a parole ma a fatti, guai a farsi intimorire dall'avversario. Le parole di Dalmonte sempre nel dopo gara chiudono il cerchio: «Sì, i giocatori del Rimini un po' ci hanno preso in giro». Bene, vietato presentarsi in campo con l'abito elegante dei ballerini di flamenco, perché il palco sarà quello della corrida. Vietato pensare di essere uno squadrone, di avere un tasso tecnico superiore alla media della C. Vietato pensare ai lauti ingaggi messi a disposizione dalla società per gran parte della rosa. Meglio metterlo in chiaro adesso a cinque giorni dall'inizio del Gran Ballo del campionato, perché dalla partita contro il Rimini sono arrivati pochi segnali incoraggianti anche rispetto ai singoli. La formazione del primo tempo ha iniziato a giocare dopo la mezzora, quella del secondo tempo ha giocato per i primi 25 minuti. Il Rimini ha sorpreso la squadra di Baldini pressando alta e attaccando sulle fasce sapendo bene che là si trova il punto debole del Vicenza. Servirà più aggressività sabato al debutto al Menti contro la Pro Sesto, servirà subito calarsi nella serie C fatta di botte, falli, furbizie figlie di tanto mestiere. Baldini lo sa bene ed è per questo che ha reagito così, «ragazzi svegliatevi» sembra aver detto al gruppo. Alcuni dovranno cambiare passo velocemente, bomber Ferrari o il metronomo Scarsella ad esempio non sono ancora in condizione nonostante la stagione sia iniziata quasi da un mese e mezzo. E poi la difesa... incerta e impacciata. Nessuno convince a pieno. Per adesso. Buon lavoro mister, l'inferno della C ha già aperto le porte al Vicenza.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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