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Più forti dei petardi gettati dai leccesi

Vicenza-Lecce, esplode la gioia al Menti dopo il gol del 2-1 (Foto Trogu)
Vicenza-Lecce, esplode la gioia al Menti dopo il gol del 2-1 (Foto Trogu)
Vicenza-Lecce, esplode la gioia al Menti dopo il gol del 2-1 (Foto Trogu)
Vicenza-Lecce, esplode la gioia al Menti dopo il gol del 2-1 (Foto Trogu)

Sei giorni di deliri social e attacchi frontali indirizzati al mondo Vicenza, finiranno di esistere con il fischio d’inizio di venerdì sera al Giuseppe Moccagatta di Alessandria. Contini sarà in campo dopo due giorni di stop, così come una squadra che è riuscita a battere la capolista sabato scorso. Il calcio vive di emozioni ma anche di fatti, come un risultato, una giocata o un tabellino. E nessuno potrà portare via quella vittoria che rimanda alla gara di stasera e magari quel ronzio che ha accompagnato la settimana biancorossa, è servito pure a caricare una squadra che si gioca - ancora una volta - il tutto per tutto. Lo scoppio e quel sinistro da brividi di Ranocchia, sono due facce della stessa medaglia del calcio italico ma quello che il pallone non può permettersi è la mistificazione della realtà. Perché altrimenti si rischia che anziché pagare il biglietto per entrare allo stadio, un giorno sborseremo due soldi per far parte di circo non solo mediatico. 
Ma questo Vicenza, questa squadra, ne ha viste troppe quest’anno per spaventarsi, lo sa il tecnico Francesco Baldini e lo sa anche gente come Maggio e Cavion, vicentini dop (origine protetta) che in questa gara verità ci mettono la faccia più di altri, legati come sono a Montecchio e Schio, loro paesi di origine. Il resto è nelle mani di Baldini, il carattere dei giocatori e della buona sorte, con il tecnico che ha preparato la partita nel fortino di Fellette guardando negli occhi i suoi ragazzi. Ritroverà il ruba palloni Bikel, una specie pitbull di centrocampo che attacca le caviglie degli avversari per catturare il pallone e innescare gli attaccanti. L’inerzia della squadra è cambiata, si era visto a Como e poi col Lecce, l’onda d’urto dell’adrenalina dei giocatori sotto la curva non dovrà esaurirsi sul più bello.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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