Il Vicenza contro la Juventus Next Gen (rivedi qui gol e highlights) non ha meritato di perdere ma non meritava certo di vincere. La sconfitta è figlia di un primo tempo asfittico ma soprattutto di un’identità che si vede a sprazzi. La terza sconfitta del 2023 (una in coppa Italia) certifica che se si vuole salire in serie B non si può cincischiare in questo modo e le partite vanno aggredite e conquistate. Questa purtroppo è una squadra ancora inespressa dove manca sempre qualcosa. Un giocatore, un atteggiamento, un episodio e antichi difetti tornano a galla. Il tempo però è finito, non c’è più spazio per l’analisi, conta solo il risultato.
Quando Modesto in conferenza stampa afferma che alla lunga paga la continuità di risultati per salire in B, afferma un’ovvietà, quello che invece manca nelle sue parole è una spiegazione chiara del perché la sua squadra passi da belle vittorie a grandi delusioni in sette giorni. Ahimè, c’è un aspetto tattico da valutare in questa situazione. Modesto ha fatto più punti senza Ronaldo in campo, giocando con due mediani, che con il brasiliano in campo. È un fatto a prescindere dal valore del giocatore che tanto dà in campo ma tanto toglie.
La vera sfida a questo punto è quella mentale perché oggi serve un gruppo maturo. Il Vicenza e tutto l’ambiente dovrà fare quadrato e trovare la medicina giusta, capire ad esempio perché certi giocatori non rendono più come un tempo. L’arrivo di Della Morte aggiunge allo scacchiere soluzioni e qualità, ma attenzione che se manca equilibrio e carattere ad una squadra, tutto è si perde nonostante la vetta sia ancora lì a due passi.