È tornata la squadra a “pane e pecorino” che aveva trovato la rimonta con nove risultati utili consecutivi in campionato. Anche se non è tutto oro quello che luccica. Come dice lo stesso Modesto non è che se vinci gli errori non esistono. Resta il fatto più importante, la vittoria, chiusa nei primi 28 minuti di gara, figlia della voglia di questa squadra di vincere. E non era facile perché quando sei costretto a rincorrere chi fugge (Pordenone e Feralpi) le gambe e la testa pesano di più. E invece il gruppo ha da subito aggredito la partita come non gli era successo nelle ultime tre partite. Rolfini è tornato cobra, smettendo la pelle dello scarbonasso e la difesa è rimasta ordinata con un Ierardi strepitoso, se poi arriva la perla di un ragazzino sloveno...
Un dubbio resta in chiave di mercato. Ma davvero c’è bisogno di Merola o chi per lui? Davvero serve un altro esterno-punta-trequartista a questa squadra? Domenica in campo si sono visti in quella posizione, Rolfini, Dalmonte, Stoppa e Begic, senza contare Giacomelli in panchina. Attenzione ad toccare equilibri delicati in una macchina da gol a tratti perfetta. A tratti, perché il Lane può e deve fare di più per la qualità di questa rosa. Tanti errori tecnici nella prima frazione in fase di costruzione e nella ripresa troppi contropiedi falliti in una sfida che andava ammazzata ben prima. Sono passati pochi mesi da quando l’Albinoleffe ci fece impazzire con le ripartenze nella gara di andata, ma il Lane di oggi è un’altra squadra, ora serve la costanza.
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