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Mercato Vicenza. Che sta succedendo e cosa succederà

Fra i tanti guai che colpiscono il Vicenza, ci si mette anche la questione mercato che tocca più di quello che si pensa la rosa biancorossa, oggi e domani. Non è solo un tema contingente, entro il primo febbraio cessioni-acquisti, ma anche futuro perché la rosa e il suo monte ingaggi attuale, influenza il mercato di questi giorni e soprattutto quello di quest'estate.

Quindi:

Ipotesi A, il Vicenza sale in B e la rosa è tutta da costruire con giocatori nuovi o quasi

Ipotesi B, si resta in serie C e a quel punto è facile pensare che i Rosso non andranno a spendere altri 7 milioni di euro per rifare tutto di nuovo, preferendo piuttosto una "soluzione Padova", dimezzare i costi e puntare su giovani e giocatori di C affamati e che costano meno

Ipotesi C, la tanto chiacchierata cessione della società o delle quote Otb che fanno capo ai Rosso non è contemplata e quindi tanto vale parlarne.

Vista l'aria che tira, a meno che la banda di Vecchi sorprenda tutti, l'ipotesi B rimane quella più plausibile, ma per ricostruire la società ha prima di tutto dato l'ordine che bisogna risparmiare praticamente su tutto, figuriamoci gli ingaggi e rinnovi, missione che sta attuando soprattutto il direttore generale Werner Seeber.

Premessa: quasi tutti i giocatori della rosa (almeno 16-17) hanno un ingaggio da serie B, tanto per capirci ben superiore a quello che prenderebbero in piazze come Cittadella, Feralpi, Sudtirol o altre che militano in cadetteria. Insomma i giocatori arrivati nel biennio Balzaretti hanno fatto bingo, non solo per l'importo annuale da 80 mila euro in su, ma soprattutto per la durata degli ingaggi, sono in tanti (i più onerosi) ad aver ottenuto un triennale. E poi ci sono quelli in scadenza a giugno 2024 che costano e che per andare via vogliono solide buone uscite o la stessa cifra da chi li acquista, anche se spesso è la società che cede (quindi il Vicenza) a dover compartecipare.

L'effetto in tutta questa situazione è che chi scade a giugno 2024 sa già adesso che non farà più parte del Vicenza nella prossima stagione. Chi sono?

Jimenez, Ronaldo, Tronchin, Pasini (alle prese con la pubalgia) è già fuori rosa, Scarsella se ne andrà a gennaio e Pellegrini a giugno.

Per non parlare dei "pezzi importanti" che scadano a giugno 2025 come Ierardi e Ferrari, Greco, Proia, Rossi e pure Talarico che per diverse ragioni vivono questa stagione come una sofferenza e quindi con la testa altrove, vedi Ierardi e Greco ma anche El Loco Ferrari. Cederli però potrebbe dire ottenere un buon tesoretto da investire sul mercato estivo, sempre all'insegna della razionalizzazione.

E Vecchi? Per ora paga le scelte degli ultimi 3 anni di composizione delle rose, tra contratti generosi (soldi e anni di accordo) e ora si trova fra i due fuochi. Da una parte deve lavorare con giocatori che non ha scelto lui e che deve adattare al suo credo calcistico, dall'altra convivere con l'incognita di chi resterà nelle prossime settimane o a giugno e soprattutto come far giocare una squadra nata con un modulo (Diana docet) e modificata in corso d'opera. Ed ecco che allora quel verbo pronunciato più volte alla conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico "COSTRUIRE", forse è il frutto di una visione a lungo periodo. Buon lavoro mister e buone partite a tutti noi che rischiamo di vivere un girone di ritorno nel caos esistenziale.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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