<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
We are Lane

Il Vicenza sull'onda, il calcio senza compromessi

Gli autori dei gol biancorossi contro il Lecco: Stoppa, Ferrari e Greco
Gli autori dei gol biancorossi contro il Lecco: Stoppa, Ferrari e Greco
Gli autori dei gol biancorossi contro il Lecco: Stoppa, Ferrari e Greco
Gli autori dei gol biancorossi contro il Lecco: Stoppa, Ferrari e Greco

Sarà un dolce mare, ma somiglierà più ad un oceano portoghese con le onde grandi ad aggredire gli scogli, piuttosto che l'acqua bassa in certe spiagge di Sardegna. Il Vicenza di Baldini ha dietro di sé la corrente che spinge oltre i propri limiti e questo necessariamente comporta dei rischi. Ci vorranno altre 2-3 partite (oggi ci godiamo il 4-0 al Lecco) per leggere in modo più chiaro cos'è davvero questa squadra, incapace di mezze misure, di sobrietà borghese, di medianità. di ammettere compromessi, come se la squadra biancorossa dovesse avere una missione. Ecco perché le onde del campionato porteranno i ragazzi di Fellette a salire sull'onda sopra una maxi surf, oppure inabissarsi nel mare calmo della conservazione calcistica.

Il punto da affrontare in fondo è uno solo: o si accetta un modello di calcio che da queste parti raramente si era visto negli ultimi 20 anni, oppure ci si affida alla regola dei tre punti, non importa come, ma contano solo quelli. Sono idee diverse e rispettabili, solo che questo Vicenza vuole giocare, divertirsi e vincere. Ed è la strada più difficile, per l'allenatore, i giocatori e anche la stessa società che deve far quagliare classifica e bilancio. Poi però ci viene in mente la Premier League e gli stadi pieni, il calcio che esprimono, Bayern o Borussia e perfino lo Sporting Lisbona che schiera 6 nani su 11 e non fa vedere la palla agli avversari. Certo è la Lega Pro, mica la Bundesliga, ma la filosofia è molto simile. Giochiamo a calcio, con ordine, organizzazione e l'ossessione di fare gol. Ecco perché nei tanti commenti social e nelle stesse analisi giornalistiche si è commesso un errore nella comprensione della partita di Padova che aveva commesso anche chi scrive su questo blog. Non ha fallito solo la difesa, ha fallito la fase difensiva, che in poche parole significa che se un centrocampista o un attaccante perde palla o non pressa in avanti, le retrovie vanno in difficoltà. Vedere gli highlights per credere. Difendere attaccando, è questo il principio che andrà assimilato in fretta.

Certo, in questa rosa manca un altro centrale forte dopo un mercato che si è concentrato più sulla mediana e sull'attacco, ma è un mercato figlio della filosofia baldiniana: attaccano tutti, se serve anche i raccattapalle e lo speaker del Menti. Con tutti i rischi del caso e non è un caso che proprio dopo la scoppola dell'Euganeo abbia giocato Valietti, svolgendo per il 70% della partita, il ruolo di terzino con una difesa che quindi passava a 4 dando copertura e sicurezza ai tre centrali (Padella-Bellich-Ierardi). Baldini non accetterà compromessi strutturali ma di sicuro non è fesso. Allora i numeri per adesso sono l'unica cosa che conta: in tre partite il Vicenza ha segnato undici gol e ne ha subìti tre, il secondo miglior attacco (alla terza giornata di campionato) dopo il Vicenza, è del Sangiuliano che di gol ne ha fatti 7, una vera sorpresa insieme all'Arzignano in questo avvio di torneo.

Presto per dare giudizi, presto anche per criticare giocatori e allenatore. Non nascondiamoci, dopo Padova serpeggiava quella sensazione mista tra delusione e incazzatura, la retrocessione è una ferita ancora aperta del resto e ci vorranno tanti gol di Ferrari per farcela passare e in tanti a dire "ma perché dobbiamo soffrire ancora... mai una gioia" E via cantando. Ma come diceva il grande Emiliano Mondonico: "Ci vogliono cinque giornate per fare un primo esame, alla squadra e al tecnico", tecnico già messo sul patibolo degli scettici dopo 180 minuti. Ecco, forse un po' di equilibrio servirebbe non solo in campo ma anche fuori dal rettangolo verde. E mentre Baldini sembra averlo trovato dopo il 4-0 al Lecco, toccherà a tutto l'ambiente decidere da che parte stare, perché questa squadra e questa idea di calcio non ammette compromessi.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

Suggerimenti