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Il Mago paga per tutti. E il Vicenza resta tra la nebbia

Magalini con Mimmo Di Carlo
Magalini con Mimmo Di Carlo
Magalini con Mimmo Di Carlo
Magalini con Mimmo Di Carlo

La rottura tra società e mister Di Carlo in fondo aveva certificato anche il divorzio tra proprietà e diesse. Da allora Magalini e famiglia Rosso vivevano come separati in casa. Il Mago del resto aveva capito che con l’arrivo del direttore tecnico, Francesco Vallone, la sua capacità di azione veniva depotenziata lasciando spazio a nuove strategie che lo vedevano escluso. Pensare che i giocatori siano avulsi da tutto questo è pura ingenuità, anzi la squadra ha assorbito come una spugna tutti gli umori e i rumori. Sapevano ben prima che accadesse che Mimmo non sarebbe stato il loro allenatore, così come avevano capito che il ds non sarebbe stato più il loro punto di riferimento, la cerniera che unisce spogliatoio e dirigenza. La fragilità della squadra nasce anche da questo e alla fine gli errori fatti da tutti in questa storia (dal mercato alla vicenda Venturato) si riflettono sulla classifica. Brocchi oggi sembra una vittima impotente, ma a volte per nascondere i problemi basta nascondere la polvere sotto il tappeto.

eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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