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We Are Lane

E adesso per il Vicenza inizia un altro campionato

L'analisi dopo la sconfitta contro la Feralpisalò
Feralpisalò-Vicenza (Foto TROGU)
Feralpisalò-Vicenza (Foto TROGU)
Feralpisalò-Vicenza (Foto TROGU)
Feralpisalò-Vicenza (Foto TROGU)

Con l’undicesima sconfitta sul groppone e sette punti di distacco dalla vetta (che poi sono di più se si considerano gli scontri diretti proprio con la Feralpi), il campionato 1 del Vicenza finisce in riva al lago e se ne apre un altro. Quello dei playoff, della coppa Italia da vincere per assicurarsi la fase nazionale, il campionato del miglior posizionamento possibile. E non sarà facile proprio sotto il profilo mentale, l’aspetto in cui i ragazzi di Modesto sono più fragili. Perché da qui alla fine del torneo si dovrà mantenere concentrazione e voglia di vincere, trovare cioè dentro lo spogliatoio le motivazioni giuste per affrontare il campionato 2, quello che non finisce ad aprile ma a giugno... se tutto va bene.

A Salò non ha vinto la squadra più forte e non ha perso la squadra più scarsa, solo che la Feralpi è un manifesto della squadra di Lega Pro. Brutta, sporca e cinica. Due tiri e due gol, contro almeno quattro buone occasioni del Vicenza. È stata una partita fisica e cattiva, sembrava una sfida salvezza piuttosto che per la vetta, ma questa è la serie C. Se si dovesse rigiocare finirebbe in pareggio e invece il Vicenza fa i conti ancora una volta con i suoi guai che durano da inizio stagione. Un approccio sbagliato alla sfida e una difesa sempre in difficoltà che non appena commette errori prende un gol, ma sono questioni vecchie e inascoltate. Ora però niente favole illusorie, del tipo che il campionato “è tutto ancora da giocare”, meglio un sano realismo che una bugia bianca per tenere alto l’umore di un ambiente già depresso. 

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza

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