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We are Lane

Fantasmi allontanati, ma la strada è ancora lunga

In quell'urlo di mister Brocchi sotto la curva a fine gara, c'è tutto il mondo Vicenza di questa domenica vibrante. Una settimana da paura e tensione vissuta tra Largo Rossi 9, il campo di Fellette e Thiene, con la spada di Damocle di un mercato che porta con sè tensione su tensione, voci, indiscrezioni, nuovi scenari. Ci voleva tanto equilibrio mentale e spirito per tutti là dentro, nello spogliatoio. Brocchi c'è riuscito, andando perfino oltre alle sue possibilità, perché mai nella sua carriera si era trovato a gestire una situazione così complicata. Dopo questa gara, almeno per una settimana, i fantasmi di nuovi o presunti allenatori in arrivo per sostituire l'ex tecnico di Milan e Monza, spariranno dalla circolazione e l'augurio è che si dissolvano per sempre. Significherà che il Vicenza starà veleggiando verso porti più sicuri e che il miracolo della salvezza sarà compiuto.

Ieri serviva solo un risultato senza compromessi, ci volevano i tre punti, stop. E sono arrivati nel giorno che potrebbe segnare la svolta della stagione per un Diaw che si è finalmente sbloccato, segna una doppietta e fa tante altre cose buone. Una iniezione di fiducia intensa come il boato della panchina dopo il raddoppio che è valso la vittoria. Tutti ad abbracciarsi, saltare, stringersi attorno al bomber, una bella risposta a chi sosteneva che il gruppo non ci fosse più. E invece c'è eccome, anche se a inizio gara il nervosismo in campo era palpabile e i volti dei biancorossi avessero bisogno di sostegno. Il Vicenza ha vinto contro un'Alessandria che ha mostrato una buona organizzazione di gioco ma che ha fatto paura solo per i primi quindici minuti gioco, è stato il Lane a dover superare la prova più complicata: battere le sue paure, superare i suoi limiti visti tante volte in questo campionato.

Brocchi ha insistito nel suo modulo e soprattutto nei suoi principi di gioco. Ha messo in campo quattro attaccanti, chiedendo a Da Cruz anche il sacrificio di abbassarsi all'occorrenza, ha spostato Diaw esterno e puntato sul cavallo di razza che è Meggiorini là davanti, accompagnato a sinistra da Dalmonte. Il tecnico ha dimostrato che quei quattro possono coesistere anche nella difficile gara di sabato contro il Frosinone. Un gruppo che da stasera sarà rinnovato, giocatori come Pontisso, Longo e Taugourdeau, sembrano non far più parte del progetto Lane. Su Proia e Ranocchia c'è ancora il punto di domanda, mentre Mancini rappresenta ancora l'avvenire biancorosso. Da domani il mister potrà contare su un gruppo nuovo (sette innesti), spinto dall'entusiasmo di una vittoria che riporta il Lane in corsa. Ma attenzione, ieri al Menti la squadra ha fatto quello che doveva fare: vincere, nulla di più. Le prove che contano sono tante e diverse, siamo solo all'inizio di una corsa a ostacoli dispendiosa e disperata.

Eugenio Marzotto
eugenio.marzotto@ilgiornaledivicenza.it

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